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lunedì 19 maggio 2014

In Giamaica ci sono sempre meno alberi

Quando gli indigeni Taino popolarono i Caraibi giungendo dal Sud America e videro la Giamaica, utilizzando la loro lingua arawak, la chiamarono  Xaymaca ovvero terra del legno e dell'acqua. Oggi di quel legno ce n'è sempre meno, perchè gli ultimi dati parlano di 350 ettari di foresta persi ogni anno.

Calcolando l'estensione dell'isola, è un dato molto preoccupante. In base a quanto riferito dal capo del Dipartimento Forestale, Marilyn Headley, questa scomparsa di alberi avviene per far spazio alla costruzione di nuove case o complessi turistici. 

martedì 4 marzo 2014

Paraguay: Ayoreo inviano un video messaggio in difesa della loro terra ancestrale

© OPIT/ Survival
Chiedo al Gruppo San José di restituirci la nostra terra” ha detto Porai Picanerai, un leader ayoreo in un video messaggio inviato al gigante spagnolo delle costruzioni Gruppo San José e alla sua consociata Carlos Casado S.A. 

Se abbattono la nostra foresta, i nostri fratelli che vivono là saranno terrorizzati.” Gli Ayoreo del Paraguay chiedono la restituzione del territorio ancestrale della tribù, abitato dai loro parenti incontattati. Nel breve filmato tre uomini parlano degli allevatori che stanno implacabilmente deforestando il territorio degli Indiani incontattati e rivolgono un appello ai propri sostenitori affinché li aiutino a proteggere la foresta del Chaco da ulteriori distruzioni.

mercoledì 26 febbraio 2014

Google si unisce alla lotta contro la deforestazione nel mondo

Google ha lanciato "Global Forest Watch", un progetto che consente di monitorare il cambiamento della superficie delle foreste, praticamente in tempo reale. In base ad un comunicato della Maryland University e di Google, tra il 2000 e il 2012 si sono persi più di 200 milioni di ettari di foreste.

Un numero impressionante, che, per rendere meglio l'idea corrisponde a 50 campi di calcio al minuto, ogni giorno, tutti i giorni. Al contrario nello stesso periodo di tempo è stata recuperata meno della metà degli alberi abbattuti ovvero 80 milioni di ettari.

lunedì 24 febbraio 2014

Anche il narcotraffico tra le cause della deforestazione in Centro America

La rivista 'Science' ha pubblicato uno studio secondo il quale anche il contrabbando di droga sta provocando un rapido aumento negli indici di deforestazione. I narcotrafficanti stanno infatti abbattendo grandi porzioni di foresta, specie in zone remote dell'Honduras e Guatemala, per creare le vie per il trasporto della droga.

I ricercatori hanno poi evidenziato come il denaro che entra dal narcotraffico è uno stimolo anche per i proprietari terrieri, i trafficanti di legname e i produttori di olio di palma, tutte categorie che traggono beneficio dall'abbattimento della foresta.

giovedì 13 febbraio 2014

Paraguay: allevatore intende distruggere la foresta degli Ayoreo incontattati

Marcelo Bastos Ferraz, l'allevatore
che vuole distruggere la foresta
degli Ayoreo
Marcelo Bastos Ferraz è proprietario della Yaguarete Pora S.A. che sta disboscando illegalmente la foresta degli Ayoreo, i cui rappresentanti hanno avuto un incontro straordinario con il Ministro dell’Ambiente del Paraguay e lo stesso l’allevatore brasiliano, che ha bellamente respinto la richiesta di smettere lo scempio che sta compiendo nel territorio ancestrale della tribù e ultimo rifugio dei loro parenti incontattati.

Gli allevatori vogliono deforestare, noi invece abbiamo obiettivi diversi. Noi vogliamo proteggere la foresta!” hanno detto gli Ayoreo all’allevatore Marcelo Bastos Ferraz e al Ministro Cristina Morales.Gli Ayoreo incontattati potrebbero essere sterminati da malattie introdotte dall’esterno. Alcuni membri della tribù usciti dall’isolamento hanno confermato che i loro parenti incontattati vivono nel timore costante che i bulldozer distruggano la loro foresta, in continua diminuzione.

mercoledì 29 gennaio 2014

La deforestazione in Ecuador mette in grave pericolo l'orso andino

L'orso andino, conosciuto anche come orso dagli occhiali, corre il pericolo di scomparire dalle foreste e dalle colline del sud ecuadoriano a causa della deforestazione che sta colpendo l'habitat naturale di questo animale. L'allarme è stato lanciato da un gruppo di ricercatori dell'Universidad Técnica Particular di Loja.

In Ecuador si stima che esistano 2000 orsi non in cattività e che vivono tra i boschi andini, ma se non si prendono misure urgenti potrebbero velocemente scomparire, come ha spiegato Rodrigo Cisneros, docente e ricercatore universitario che ormai da dieci anni studia questa specie animale nella zona sud ecuadoriana.

mercoledì 22 gennaio 2014

Paraguay: nel territorio degli Incontattati il tasso di deforestazione è il più alto al mondo

© GAT / Survival
Uno studio scientifico dell’Università del Maryland rivela che le foreste del Chaco paraguaiano, ultimo rifugio degli Ayoreo incontattati, sono devastate dal tasso di deforestazione più alto al mondo. A provocare la devastazione, si legge nel dossier, è lo “sviluppo degli allevamenti di bestiame”.

Gli Ayoreo incontattati sono costretti a vivere in fuga costante dai bulldozer che stanno distruggendo il territorio. Qualsiasi contatto con gli allevatori potrebbe essere loro fatale perché non hanno difese immunitarie verso le malattie importate dall’esterno. Come molti altri popoli indigeni del mondo, gli Ayoreo dipendono dalla foresta per sopravvivere, e la proteggono da migliaia di anni.

lunedì 18 novembre 2013

Una mappa satellitare mette a nudo la brutale deforestazione in America Latina

Uno studio congiunto di Nasa e Google ha dato una fotografia precisa, oltre che allarmante, del bilancio tra perdita e guadagno di superfici verdi su tutto il nostro pianeta. Molti anni di disboscamento, incendi, uragani, la piaga degli insetti, tra i molti mali, hanno interessato la vegetazione del pianeta ponendo a rischio gli esseri viventi.

Il tutto è stato fatto grazie al satellite Nasa Landsat 7 che ha realizzato una mappatura completa dell'universo verde del nostro pianeta. In America Latina la situazione più evidente è, ovviamente, quella dell'Amazzonia, ma meno conosciute, sebbene altrettanto drammatiche le situazioni in Paraguay, Bolivia, Perú e il centro-nord dell'Argentina.

lunedì 11 novembre 2013

Brasile: primi passi verso lo sfratto dei disboscatori dalla terra degli Awá

Il Brasile sta compiendo i passi preliminari per lo sfratto di migliaia di taglialegna e coloni illegali dalla terra degli Awá, la tribù più minacciata del mondo. Gli invasori sono stati informati che, se non lasceranno subito l’area spontaneamente, saranno espulsi.

Survival International ha saputo che il dipartimento brasiliano agli affari indigeni (FUNAI) sta anche intimando ai coloni che hanno abbattuto illegalmente la foresta pluviale di non piantare nuove colture dal momento che dovranno andarsene prima del prossimo raccolto.

martedì 5 novembre 2013

Brasile: create due aree protette in Amazzonia

Il governo brasiliano ha stabilito la creazione di due nuove aree protette in Amazzonia. Si tratta di terreni demaniali con un'estensione di oltre 900.000 ettari e si trovano nella zona di Maués, nello stato di Amazonas. In questo modo sono stati delimitati due parchi, quello di Parauarí, che si estende su 472,000 ettari, e quello di Urupadí di 480,000 ettari.

Un'azione che fa parte di un pacchetto straordinario di misure per cercare di fermare la distruzione dell'Amazzonia, che in base ai dati diffusi dall'agenzia spaziale presenta un tasso di deforestazione che si è triplicato rispetto all'ultima rilevazione: 756 km quadrati contro i 230 di qualche anno fa.

martedì 29 ottobre 2013

Amazzonia: anche un piraña vegetariano tra le 441 nuove specie scoperte

Il WWF ha annunciato la scoperta in Amazzonia, negli ultimi quattro anni, di un grande numero di specie animali e vegetali. Tra il 2010 e il 2013 sono state scoperte 258 piante, 84 pesci, 58 anfibi, 22 rettili, 18 uccelli e una scimmia titi.

"Quanto più gli scienziati cercano, più trovano", ha dichiarato Damian Fleming, responsabile dei programmi in Brasile e Amazzonia per il WWF del Regno Unito. "Con una media di due nuove specie identificate ogni settimana negli ultimi quattro anni, l'Amazzonia si conferma il più straordinario centro di biodiversità del mondo".

mercoledì 25 settembre 2013

In Paraguay promulgata legge a difesa delle foreste

In Paraguay è' stata finalmente promulgata una legge, approvata nel luglio scorso dal Parlamento, che proibisce fino al 2018 l’abbattimento di alberi nella fertile regione orientale di questo paese latinoamericano. 

La normativa scaturisce dalla denuncia dell’organizzazione non governativa Guyrá Paraguay che aveva diffuso a maggio dati allarmanti sulla deforestazione: secondo rilevazioni satellitari infatti, nella sola regione orientale oltre 1000 ettari di boschi sono stati rasi al suolo ogni giorno negli ultimi anni per fare spazio alle coltivazioni di soia e di granaglie per l’alimentazione del bestiame d’allevamento.

martedì 11 giugno 2013

Amazzonia: la deforestazione porta risultati disastrosi

Da uno studio pubblicato sulla rivista Environmental Research Letters della IOP Publishing risulta evidente che l'espansione dell'agricoltura ai danni della foresta amazzonica, non è in grado di creare sviluppo duraturo. La deforestazione porta con sé cambiamenti del clima che prima o poi distruggeranno pascoli e piantagioni. 

Per arrivare a queste conclusioni, i ricercatori hanno utilizzato simulazioni per valutare la resa agricola nel bacino del Rio delle Amazzoni in base a due differenti scenari di utilizzo del territorio: il primo scenario è quello ora attuale: l'abbattimento di aree sempre più vaste di foresta per creare pascoli e piantagioni. Il secondo scenario prevede la creazione di ampie aree protette e una maggiore implementazione della legge.

mercoledì 13 febbraio 2013

Ambientalisti denunciano pochi progressi nella cura delle foreste argentina


Alcune organizzazioni ambientaliste hanno evidenziato come, a cinque anni dall'entrata in vigore in Argentina delle Legge sulle Foreste, siano stati fatti pochissimi passi in avanti per quanto riguarda la sua attuazione e hanno denunciato come la deforestazione stia avanzando in zone dove la normativa non lo consentirebbe.

Greenpeace, la Fondazione Ambiente y Recursos Naturales e la Fondazione Vida Silvestre Argentina hanno, proprio in questo senso, pubblicato un rapporto nel quale si evidenzia che "l'entrata in vigore della Legge sulle Foreste aveva significato un passo in avanti senza precedenti in materia ambientale per il nostro paese e una conquista molto importante nella partecipazione della società civile nel chiedere un efficace tutela a livello di protezione dell'ambiente".

giovedì 31 gennaio 2013

Brasile: messa in dubbio la legittimità del nuovo codice forestale


La Procura generale del Brasile ha presentato tre ricorsi di incostituzionalità di fronte alla Corte Suprema mettendo in dubbio la legittimità del nuovo Codice Forestale: una legislazione mirata, sulla carta, a proteggere l’Amazzonia e tutte le altre aree naturali del gigante sudamericano, di recente riformata su impulso dei ‘ruralistas’, il gruppo parlamentare che difende gli interessi dei grandi produttori del settore agro-zootecnico.

Secondo la Procura, il nuovo Codice ”riduce ed estingue aree prima considerate protette”; viene anche messa in questione quella che gli ambientalisti hanno definito una ”amnistia di fatto” per coloro che hanno disboscato illegalmente zone tutelate prima del 2008, uno dei punti più controversi della nuova normativa. La Procura ha sottolineato che per protezione dell’ambiente si intende ”preservare e restaurare i processi ecologici essenziali”.

venerdì 18 gennaio 2013

Deforestazione in Amazzonia 'colpisce' anche organismi essenziali all'ecosistema


Una recente ricerca scientifica effettuata da un gruppo di esperti dell'Università del Massachusetts ha evidenziato come la deforestazione in Amazzonia ha provocato anche la perdita o il mutamento di organismi microbici essenziali al funzionamento degli ecosistemi.

La ricerca è durata quattro anni e il responsabile del gruppo di scienziati, Klaus Nüsslein ha dichiarato: "Abbiamo verificato come dopo la conversione foresta pluviale in pascoli, le comunità batteriche erano sostanzialmente diverse da quelle dei suoli forestali. Non cambia il numero delle specie, ma anche il modo con cui queste interagiscono - molto meno che nel suolo della foresta pluviale. Questo fattore è molto importante perché la conseguenza è che questi ecosistemi sono meno capaci di affrontare fattori di stress".

venerdì 4 gennaio 2013

L'Amazzonia ha perso 4.665 chilometri quadrati nel 2012


Nonostante si tratti di un dato inferiore a quello rilevato nel 2011, l'Amazzonia brasiliana  ha perso 4665 chilometri quadrati di foresta e questa deforestazione è pari a tre volte la città di San Paolo. Un dato che preoccupa anche per l'alta quantità di anidride carbonica che viene sprigionata.

Il dato si riferisce al periodo compreso tra l'agosto del 2011 e il luglio del 2012 ed è stato elaborato dal Progetto di Vigilanza della Deforestazione dell'Amazzonia. Le emissioni di anidride carbonica hanno raggiunto i 352 milioni di tonnellate quest'anno, un valore inferiore del 16% rispetto al 2011.

martedì 2 ottobre 2012

Allevamento bovino e taglio illegale, i fattori della deforestazione in Bolivia


Il ritmo della deforestazione in Bolivia è in netta crescita e tra le cause della stessa viene indicata l'espansione di allevamento bovino, responsabile di circa un terzo della deforestazione nel paese. Un dato emerso da una ricerca effettuata dal professor Robert Mueller dell'Università di Gottinga.

La deforestazione è considerata uno dei principali fattori del riscaldamento globale, causando circa il 20 per cento delle emissioni di gas serra immessi nell'atmosfera. Attraverso lo studio di modelli di uso del territorio in Bolivia, Mueller e i suoi colleghi hanno identificato le maggiori cause di perdita di foresta del paese. 

mercoledì 5 settembre 2012

Deforestazione amazzonica calata del 23%, secondo il governo brasiliano


In base a dati distribuiti recentemente dal governo brasiliano, pare che la deforestazione in Amazzonia sia calata, negli ultimi 12 mesi, del 23%. La ricerca presentata dal Ministero per l'Ambiente, informa che sono stati esaminati 2040 chilometri quadrati tra agosto 2011 e luglio 2012, dove rispetto ai 12 mesi precedenti la deforestazione ha interessato 700 chilometri quadrati.

"Questo risultato mostra la solidità delle nostre politiche sull'ambiente, la nostra strategia e il controllo", ha affermato la ministra dell'Ambiente, Izabella Teixeira. Tutti gli stati amazzonici, ad eccezione di Roraima, al confine con il Venezuela, hanno mostrato una sensibile riduzione della superficie di deforestazione, secondo i dati del Sistema di Monitoraggio in Tempo Reale, coordinato dall'Istituto nazionale della Ricerca Spaziale

martedì 24 luglio 2012

I 'guerrieri' ecologici del Nicaragua

In Nicaragua, l'esercito partecipa alla lotta contro il cambio climatico attraverso un nuovo 'Battaglione Ecologico". Nella profonda e soffocante vegetazione della Costa de Mosquitos in Nicaragua, un'unità dell'esercito, particolarmente addestrata, sta conducendo un nuovo tipo di 'guerra' contro un nuovo tipo di nemico.

La 'Operación Oro Verde' è la prima missione di questo 'Batallón Ecológico de Nicaragua' creato recentemente. Il primo sforzo è concentrato in Centro America per trovare una soluzione alle minacce del cambio climatico. Questa guardia verde, un'unità di 850 soldati ecologici, ha ottenuto la sua prima vittoria sul campo di battaglia, recuperando 3.165 metri cubi di legno da alberi illegalmente abbattuti dai taglialegna.