martedì 2 ottobre 2012

Allevamento bovino e taglio illegale, i fattori della deforestazione in Bolivia


Il ritmo della deforestazione in Bolivia è in netta crescita e tra le cause della stessa viene indicata l'espansione di allevamento bovino, responsabile di circa un terzo della deforestazione nel paese. Un dato emerso da una ricerca effettuata dal professor Robert Mueller dell'Università di Gottinga.

La deforestazione è considerata uno dei principali fattori del riscaldamento globale, causando circa il 20 per cento delle emissioni di gas serra immessi nell'atmosfera. Attraverso lo studio di modelli di uso del territorio in Bolivia, Mueller e i suoi colleghi hanno identificato le maggiori cause di perdita di foresta del paese. 


L'agricoltura su larga scala, o meccanizzata, è di gran lunga la più distruttiva.
Malgrado rappresenti ben il 54 per cento di perdita di foreste tra il 1992 e il 2004, l'agricoltura commerciale è considerata troppo importante per l'economia boliviana per essere facilmente ridimensionata. Esso rappresenta circa il 12 per cento delle esportazioni del paese, e occupa oltre 150.000 persone, producendo principalmente soia per l'esportazione in un momento in cui la domanda globale di tale merce è in crescita. 

L'agricoltura su piccola scala, ha contribuito al 19 per cento della deforestazione, mentre ha dato da vivere a 400.000 persone. Si tratta di una serie di sistemi di coltivazione che spesso vanno al di là di sussistenza, con parte del prodotto rivenduto nei mercati locali e nazionali. Questa agricoltura, secondo gli scienziati può difficilmente essere contratta. La priorità dovrebbe essere quindi diretta sull'allevamento bovino, che è responsabile del 27 per cento degli alberi abbattuti.

fonte salvaleforeste.it

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