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mercoledì 21 maggio 2014

Uruguay: Mujica festeggia il suo compleanno partecipando alla Marcia del Silenzio

Foto Afp
Il 20 maggio Jose' Mujica, presidente dell'Uruguay, ha raggiunto il traguardo delle 79 primavere, ma secondo il suo stile e comunque l'abitudine di non festeggiare il compleanno, come ha riportato l'agenzia stampa spagnola Efe, ha preferito 'festeggiarlo' attraverso la partecipazione, insieme alla moglie, la senatrice Lucía Topolansky, alla 19.ma Marcia del Silenzio.

La Marcia del Silenzio è una mobilitazione di massa che si svolge dal 1996 e che riunisce per le strade della capitale uruguaiana tutti i cittadini che chiedono verità e giustizia per i detenuti 'desaparecidos' durante il periodo della dittatura, dal 1973 al 1985.

lunedì 27 gennaio 2014

“Anahí del Mare” La dittatura in Uruguay, la notte di un popolo

Giovedì 30 gennaio, alle ore 17.00, nella Sala Conferenze dell’IILA, sarà presentato il libro “Anahí del Mare - La dittatura in Uruguay, la notte di un popolo", della scrittrice Anna Milazzo, emigrante italiana in Uruguay che ha vissuto nell’anima e nel corpo, quello che hanno provato ebrei, comunisti, omosessuali, zingari e oppositori di fronte alla follia nazista, nel 1972, a Montevideo,venendo sequestrata dalle forze armate e torturata.

Anna non ricorda quasi niente del periodo di prigionia, a parte grida atroci. La sua memoria ricomincia dalla sua liberazione, in un campo sotto la pioggia e i fulmini. Anna Milazzo racconta Anahì e insieme a lei intraprende un viaggio doloroso, necessario e liberatorio durante quegli anni che hanno preceduto il golpe del 27 giugno 1973, quando l’ Uruguay attraversa una spietata violenza.

mercoledì 2 ottobre 2013

Proteste in tutto il mondo per la condizione degli Indiani del Brasile

I sostenitori dell’organizzazione per i diritti umani Survival International hanno protestato in questi giorni davanti all’ambasciata brasiliana a Londra per dare sostegno alle migliaia di indigeni che in Brasile stanno manifestando contro l’attacco istituzionale ai loro diritti territoriali, faticosamente conquistati in decenni di battaglie.

A Londra, le proteste sono state guidate dall’Indiano amazzonico Nixiwaka Yawanawá, a cui si sono uniti molti sostenitori con i volti dipinti in segno di solidarietà con le tribù. “Siamo qui per sostenere i nostri fratelli e sorelle indigeni del Brasile che stanno affrontando il peggiore assalto ai loro diritti mai compiuto negli ultimi decenni” ha dichiarato Nixiwaka. “Viviamo nelle nostre terre fin da quando possiamo ricordarcene; non possiamo vivere senza. Queste nuove leggi segnerebbero la fine dei nostri diritti territoriali e non devono essere approvate!”

lunedì 13 maggio 2013

Centro America: i popoli indigenti e i loro diritti


Nonostante rappresentino complessivamente il 15% della popolazione dell’America Centrale – in alcuni casi il 40%, come in Guatemala – i popoli indigeni della regione continuano ad essere esclusi dai processi di sviluppo e calpestati nei loro diritti fondamentali. 

Questo è quanto constata un rapporto elaborato dall’Alto Commissariato dell’Onu per i diritti umani (Unhchr) con l’aiuto di dirigenti nativi a cui è stato chiesto di formulare le raccomandazioni.

venerdì 15 marzo 2013

Amazzonia: Indiani Matses contro il gigante petrolifero canadese


Centinaia di Indiani amazzonici Matsés si sono uniti per impedire a una compagnia petrolifera canadese di distruggere la loro terra e minacciare le vite delle tribù incontattate. Alcuni giorni fa, Matsés si sono radunati sul confine tra Perù e Brasile per chiedere ai loro governi di fermare le prospezioni e metterli in guardia su un progetto che potrebbe avere un effetto devastante sulle loro foreste natali.

La Pacific Rubiales ha il suo quartier generale in Canada. Il gigante del petrolio ha già avviato prospezioni nel “Lotto 135” in Perù, proprio in un’area che è stata proposta come riserva per le tribù incontattate. In una rara intervista a Survival, una donna Matsés ha dichiarato: “Il petrolio distruggerà il luogo dove nascono i nostri fiumi. Cosa accadrà ai pesci? Cosa berranno gli animali?

venerdì 22 febbraio 2013

Mostra sugli Indiani più minacciati della Colombia


L’organizzazione indigena colombiana ONIC ha inaugurato una mostra fotografica internazionale per denunciare la disperata condizione in cui versano le tribù della Colombia. La mostra, intitolata “Dignità”, ritrae i popoli tribali del paese a rischio d’estinzione.

L’ONIC calcola che in Colombia siano a rischio imminente di estinzione 36 tribù, e che molte altre potrebbero essere spazzate via dall’ondata di violenza che ha travolto i loro territori. 

martedì 12 febbraio 2013

Indagine del Brasile sugli Awá incontattati


Il Dipartimento agli affari indigeni del Brasile (FUNAI) ha annunciato che invierà una squadra di specialisti a indagare sulla situazione degli Awá incontattati, la “tribù più minacciata al mondo”. Questa iniziativa è la prima azione concreta ordinata del governo da quando i sostenitori di Survival lo hanno inondato di lettere chiedendo di allontanare i disboscatori illegali dalla terra degli Awá.

Il FUNAI compirà tre spedizioni nell’area dove sono state viste tracce di Awá incontattati. Lo scopo è di localizzare i gruppi e monitorarli senza però entrare in contatto con loro. L’équipe documenterà le minacce che provengono dai tagliaboschi illegali; il rapporto sarà completo entro il mese di marzo.

venerdì 25 gennaio 2013

Richiesta agli Stati Uniti l'estradizione dell'assassino di Victor Jara

Victor Jara

Dopo che la giustizia cilena, proprio all'inizio del mese di gennaio, ha emesso la sentenza che ha condannato otto ex ufficiali dell'esercito cileno per l'omicidio del poeta e cantautore Victor Jara, trucidato dagli uomini della dittatura di Pinochet il 16 settembre 1973, sono iniziate le procedure di richiesta di estradizione agli Stati Uniti di uno degli imputati e autore dell'omicidio, Pedro Pablo Barrientos Núñez.

Nel comunicato emesso dai rappresentanti della giustizia cilena si legge che la richiesta di estradizione è stata inviata alla Corte Suprema americana innanzitutto per verificare se sia possibile presentare la richiesta alle autorità giuridiche degli Stati Uniti. Barrientos Núñez, che risiede oggi negli Stati Uniti, è stato giudicato insieme ad altri sette ex ufficiali nell'ambito del processo relativo alla morte di Victor Jara.