giovedì 10 ottobre 2013

Italia: oltre mezzo milione di dollari per la sicurezza alimentare in Bolivia


Il Governo italiano, attraverso la Rappresentanza diplomatica dell’Ufficio per la cooperazione a La Paz, ha donato oltre mezzo milione di dollari al Programma alimentare mondiale (Pam) in Bolivia per sostenere lo sviluppo dei mezzi di sussistenza e la sicurezza alimentare delle famiglie di agricoltori e dei contadini senza terra nei comuni più vulnerabili all’insicurezza alimentare in tre dipartimenti.


Il contributo del Governo Italiano consentirà a 30 mila famiglie rurali a rischio insicurezza alimentare, di migliorare le loro condizioni di vita partecipando a diverse attività: la creazione di orti comunitari e di piccoli allevamenti di bestiame, la bonifica delle terre produttive, la costruzione di sistemi di irrigazione e altre azioni su piccola scala. 

Queste attività verranno realizzate attraverso le modalità di ”cibo in cambio di lavoro”, ”buoni alimentari in cambio di lavoro” e ”contante in cambio di lavoro”, in base alla situazione dei comuni selezionati - circa 20 all’inizio- nei dipartimenti di Chuquisaca, Tarija e Pando. Le attività di sviluppo dei mezzi di sussistenza, di riduzione del rischio di disastri naturali e di adattamento al cambiamento climatico, riceveranno il sostegno del Pam in funzione delle necessità e saranno implementate attraverso i governi locali, che forniranno a loro volta delle risorse. 

La Cooperazione italiana con il governo boliviano è stata formalizzata con un accordo quadro firmato nel 1986. Esso prevede una serie di programmi, sia a dono sia a credito d’aiuto, per sostenere le politiche di riduzione della povertà. Le tipologie d’intervento che ispirano l’attività della Cooperazione italiana nel paese sono: cooperazione bilaterale mediante crediti d’aiuto o a dono; progetti realizzati dalle Ong italiane; cooperazione multilaterale (con progetti eseguiti da agenzie Onu, quali Fao, Wfp, Unodc, Undp, Unicef e altre agenzie finanziarie); aiuti di emergenza. Gli interventi sono in linea con le priorità identificate nel Piano strategico di riduzione della povertà e nel Piano di sviluppo nazionale, per gli anni 2008-2015.

fonte cooperazioneallosviluppo.esteri.it

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