giovedì 26 giugno 2014

Ecuador: i danneggiati dalla contaminazione della Chevron chiedono giustizia all'Onu

L'Unione dei danneggiati dalle operazioni Texaco (ora Chevron) in Ecuador, ha portato davanti al Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite a Ginevra, l'ormai tristemente famoso caso della contaminazione ambientale prodotta dalle perforazioni petrolifere della multinazionale americana nell'Amazzonia ecuadoriana

Abbiamo spiegato il modo nel quale Chevron viola i diritti umani, non rispetta le leggi dell'Ecuador, ma anche quelle del diritto internazionale. Come ha aggredito l'ambiente e i principi del giusto processo", ha detto Pablo Fajardo, rappresentante legale dell'Udapt.

Oltre all'esposizione dei fatti e del processo giudiziale, l'avvocato Fajardo, ha poi presentato anche una proposta affinchè le aziende coinvolte non rifuggano dalle loro responsabilità in tema di violazione dei diritti umani. "Vogliamo che il Consiglio dei Diritti Umani approvi una decisione internazionale vincolante in modo tale che quelle aziende irresponsabili come Chevron la eseguano e la rispettino", ha aggiunto Fajardo.

Danny Glover, attore americano, è
uno dei tanti testimonial della campagna
contro i danni ambientali in Ecuador
Chevron si rifiuta di accettare la sentenza di un tribunale ecuadoriano che nel 2011 l'ha condannata a pagare un risarcimento di 9 miliardi e mezzo di dollari agli oltre 30.000 abitanti di quella zona amazzonica, colpiti dalle incaute pratiche di estrazione petrolifera, che l'allora Texaco, ha svolto in quell'area tra il 1963 e il 1990. 

Le autorità ecuadoriane stimano che Texaco abbia versato 16,8 milioni di galloni di petrolio nell'ecosistema, così come altri 18,5 milioni di galloni di acque tossiche nel suolo e nei fiumi e che abbia bruciato nell'aria circa 235 miliardi di metri cubi di gas.

fonte www.andes.info.ec

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