mercoledì 25 giugno 2014

L'Unesco include Potosí nella lista dei Patrimoni Mondiali in Pericolo

Potosì è una città della Bolivia che si trova a 4.090 metri di altitudine ed è considerata una delle più alte città del mondo. Centro minerario molto famoso, soprattutto per le sue miniere d'argento, nel 1987 è stata inserita dall'Unesco tra i Patrimoni dell'Umanità.

Oggi, purtroppo, l'Unesco ha incluso Potosì anche in un'altra lista, quella dei Patrimoni Mondiali in Pericolo. La causa di questo allarme sono le operazioni minerarie incontrollate che mettono in serie pericolo il territorio. Il Cerro Rico, la montagna che sovrasta la città boliviana corre il rischio di franare.

Il comitato del Patrimonio Mondiale dell'Unesco, nel suo congresso annuale che si è svolto a Doha, in Qatar, ha segnalato che la città coloniale corre un serio pericolo e che l'attività mineraria mette a rischio il sito storico e che non esistono leggi per conservare e proteggere questo patrimonio dell'Umanità.

Potosí è stata per molti anni la città più ricca del Sud America per l'estensione dei suoi giacimenti di argento scoperti nel XVI secolo e questa particolarità ha portato a secoli di estrazione mineraria sfrenata che è costata la vita a quasi 8 milioni di lavoratori, dall'inizio della sua storia fino ad oggi. Un'attività mineraria che ancora oggi vede l'utilizzo di molti bambini, i cosiddetti 'ninos mineros'.

Non a caso il Cerro Rico, la montagna che ora corre il pericolo di franare, viene chiamata da sempre la "montaña que devora hombres" (la montagna divora uomini). Una montagna che è un vero tesoro d'argento, ma ora anche un fragile simbolo di questa regione che potrebbe scomparire.

fonte BBC Mundo

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