Una cifra sconcertante arriva della Banca Mondiale: una persona ha quattro volte più probabilità di essere uccisa in America Latina che in qualsiasi altra parte del pianeta. Negli ultimi dieci anni, almeno 70 milioni di persone sono uscite dal livello di povertà in America Latina, ma questo dato non si è riflesso nella riduzione di criminalità in questa parte del mondo.
"Questo progresso economico e sociale tangibile, non è stato in grado di trasformare anche l'altissimo livello di criminalità in America Latina", ha puntualizzato Hasan Tuluy, vice presidente per l'America Latina e i Caraibi della BM, intervenendo ad un Forum sulla prevenzione del crimine e della violenza.
La criminalità nella regione persiste nonostante, a partire dal 2011 e per la prima volta nella storia, l'America Latina abbia più persone appartenenti alla classe media rispetto ai poveri. Tuluy ha poi aggiunto che l'America Latina, che ospita circa il 9% della popolazione mondiale, ha quasi il 30% degli omicidi che avvengono nel mondo.
"Questo significa che una persona ha quattro volte più la probabilità di essere ucciso in questa parte del mondo, rispetto che in qualsiasi altra. Inoltre otto paesi dell'America Latina hanno il tragico record di essere tra i primi dieci in materia di omicidi al mondo", ha detto Tuluy.
Una situazione di insicurezza che in alcuni paesi è davvero grave: alcuni non hanno forze di polizia (perchè hanno 'rinunciato'), le strade sono vuote fin dalle cinque del pomeriggio, i sindaci devono governare le città come fossero in esilio. A causa dell'insicurezza che affligge l'America Latina, più del 60% delle aziende sono obbligate ad assumere forze di sicurezza private con costi che rappresentano, spesso, dal 2 al 6% del fatturato delle aziende stesse.
Tuluy ha poi proseguito spiegando l'effetto sociale di questa insicurezza generale. "la maggioranza delle vittime, ma anche dei colpevoli di questi delitti, sono giovani compresi tra i 14 e i 29 anni e per lo più con redditi molto bassi. I fattori che generano tale violenza sono le droghe ed è necessario trovare una strategia a livello globale per contrastare questo tragico fenomeno".
Pur ammettendo che non esiste una 'formula magica" per sconfiggere la violenza che affligge la regione, il dirigente della Banca Mondiale ha concluso dicendo che è necessario lo sforzo congiunto delle autorità di governo, forze dell'ordine e rappresentanti delle società per studiare la giusta strategia per cercare di ridurre la violenza. "Senza alleanze di larga intesa, non esiste una risposta globale".
Fonte Afp
Nessun commento:
Posta un commento