Un altro segnale del 'nuovo corso' della politica cubana arriva ancora dal mondo dello sport e in particolare del baseball. Dopo il ritorno di Cuba, nella 'Serie del Caribe', dalla quale le formazioni cubane mancavano da 53 anni, sulle tv dell'isola sono passate le immagini di un match della MLB, la Major League di baseball statunitense.
Un fatto che non accadeva da 50 anni. I cubani hanno potuto assistere alla sfida tra i Washington National e gli Atlanta Braves. La televisione cubana non trasmetteva una partita della MLB dal 1961, anno nel quale Fidel Castro decise di 'rompere' con lo sport professionistico.
La trasmissione dell'incontro, secondo gli esperti locali, rappresenta un nuovo passo di quel timido ritorno allo sport professionistico sull'isola, che vuole ritornare a praticare e vedere sport ad alto livello e fermare la fuga costante di atleti da Cuba. Nel baseball, Cuba vanta 25 titoli mondiali e tre olimpici, ma non vince più nulla dal Mondiale in Olanda del 2005.
Omar Linares |
Dopo il già citato ritorno di Cuba nella Serie del Caribe, tre giocatori cubani sono stati autorizzati a giocare per un club della Liga Mexicana, cosa che era successa in passato solo per Omar "El Niño" Linares, al quale era stato permesso di giocare per due stagioni in Giappone, dal 2002 al 2004.
Lo scorso anno, quando la televisione cubana iniziò a trasmettere qualche partita della NBA, gli appassionati attendevano la notizia della diffusione anche della partite di baseball, che fino a quel momento qualcuno riusciva a seguire via satellite, ma sempre in modo illegale.
"E' qualcosa che stavamo aspettando da anni", ha detto un tifoso cubano che ha aggiunto "Speriamo di poter vedere partite con giocate di atleti cubani", riferendosi a Yoennis Céspedes, Kendrys Morales, Aroldis Chapman e Yasiel Puig, considerati disertori dal governo cubano per aver lasciato l'isola per andare a giocare nel ricchi clubs della MLB.
fonte Afp
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