martedì 15 aprile 2014

Valparaiso, il porto 'loco' di Pablo Neruda

In questi giorni Valparaiso, secondo porto del Cile sull'Oceano Pacifico, è al centro dell'attenzione mondiale per l'enorme incendio che ha colpito questa località provocando morte e distruzione. Un bilancio davvero pesante: 16 morti, centinaia di feriti gravi, 11.000 persone evacuate, 2500 abitazioni distrutte dal fuoco, ettari ed ettari di terreno colpiti dalle fiamme.

Un luogo, oggi in lacrime, che nel passato è stata fonte di ispirazione per poeti, scrittori, cantautori e registi. Quelle case colorate che scendono dalle colline verso il mare, distese di fiori che vanno verso Viña del Mar, un centro storico che dal 2003 è stato dichiarato Patrimonio dell'umanità dall'Unesco. Un luogo che incantò un grande poeta come Pablo Neruda, che qui alla fine degli anni '50 acquistò una casa nel quartiere Florida.



Il premio Nobel per la Letteratura, chiamò Sebastiana la sua casa di Valparaiso e la riempì di oggetti e dettagli legati ai colori di questi luoghi. Azzurro, blu, verde, mescolati insieme sulle pareti come un mosaico. Una casa dalle grandi finestre con una vista a 360° sulla baia del porto e sulle colline che circondano la città, quelle colline che ora bruciano.

Neruda ha scritto 'Ode a Valparaiso', ispirata dalla tragedia che aveva colpito il porto nel 1906, quando un terremoto aveva raso al suolo praticamente tutta la città. Una città 'ferita' anche prima dal bombardamento delle forze spagnole durante la Guerra Ispano Sudamericana del 1866, quando Valparaiso era il porto principale delle Americhe.

Un luogo che Neruda amava profondamente e che nei suoi versi ha definito 'puerto loco' con alle spalle colline 'spettinate dal vento'. Oggi la Sebastiana è diventata casa museo e al suo interno sono conservate collezioni di mappe antiche, conchiglie, dipinti e ricordi del poeta. Neruda quando voleva fuggire dal trambusto di Santiago del Cile, raggiungeva questo 'rifugio' che aveva trovato a Valparaiso, in un palazzo costruito dal suo amico Sebastian Collado e che proprio in onore di questo aveva ribattezzato 'Sebastiana'.

La città costiera cilena è stata anche il set di un film molto famoso in Cile, "Valparaíso, mi amor", diretto nel 1969 da Aldo Francia, uno dei fondatori del Festival del cinema di Vina del Mar. La colonna sonora del film conteneva la canzone 'La joya del Pacífico', interpretata da Jorge Farías e dedicata appunto a Valparaiso.

Augusto Pinochet e
Salvador Allende
Valparaiso 'unisce' anche due personaggi della storia cilena e purtroppo l'uno vittima dell'altro: Salvador Allende e Augusto Pinochet, entrambi nati in questa città. Due uomini ai cui è legata positivamente e negativamente una grande fetta della storia del Cile. Allende, ex presidente cileno, si suicidò l'11 settembre 1973 nel Palazzo La Moneda di Santiago, mentre i militari di Augusto Pinochet assaltavano il palazzo presidenziale, rovesciando il governo per instaurare la dittatura e aprendo un lungo e buio periodo per il paese latinoamericano.

fonte Ansa

Nessun commento:

Posta un commento