mercoledì 9 aprile 2014

Prendere un caffè a Buenos Aires potrebbe diventare Patrimonio Culturale Intangibile dell'Umanità

Il governo della capitale argentina ha chiesto all'Unesco che l'abitudine dei cittadini di Buenos Aires di entrare nei bar e nelle caffetterie, venga riconosciuto come un Patrimonio Culturale Intangibile di questa città. "Tomamos un cafecito?" è una frase abituale che precede incontri sociali a Buenos Aires, città piena di bar e caffè  nei quali si entra per piacere, per lavoro o per spezzare il ritmo della giornata.

Per le autorità portene questa abitudine è tanto caratteristica a Buenos Aires, che hanno richiesto all'Unesco di farla diventare un Patrimonio Intangibile dell'Umanità. Ma cosa ha di tanto differente prendere un caffè a Buenos Aires, piuttosto che a Roma, Parigi o Bogotà ?


Secondo Maria Victoria Alcaraz , Segretario dei Beni Culturali del governo della città, e uno dei principali promotori della proposta all'Unesco , l'abitudine in Argentina è abbastanza particolare, dove, tra l'altro, bere un caffè non è fondamentale. "Qui, quando incontriamo qualcuno e diciamo "prendiamo un caffè", ci riferiamo ad un'abitudine molto unica che è quella di andare in un bar e trascorrere ore a chiacchierare, senza pensieri. A volte non prendiamo affatto il caffè, magari una bibita fresca" - ha detto l'Alcaraz a BBC Mundo - "Quello che vogliamo che l'Unesco riconosca è quell'atmosfera speciale che si crea nei bar e nelle caffetterie di Buenos Aires. Una cosa che non si trova in nessuna parte del mondo".

C'e tempo fino alla fine di aprile per presentare la domanda all'Unesco, dimostrando che prendere un caffè a Buenos Aires merita di essere considerato Patrimonio Culturale Intangibile della città, così come, nel 2009, fu dichiarato il tango, in maniera congiunta con l'Uruguay.

Una delle persone che è stata chiamata a fare da testimonial per questa richiesta all'Unesco, è Italo Daffra, un giornalista che ha creato il sito #54Bares, dedicato a promuovere i Bar famosi di Buenos Aires, che rientrano in una lista approvata dal Ministero della Cultura della capitale argentina nel 1998. Questi locali, che in origine erano 54 e ora sono 73, vengono considerati di grande valore culturale per la città , sia a livello architettonico, sia per la loro rilevanza storica.

Anche Daffra appoggia l'idea che l'Unesco riconosca la pratica culturale di andare a 'tomar un cafecito' a Buenos Aires perchè è una cosa davvero unica. "E' il modo che il porteño ha di socializzare. Nelle altre città si socializza in un altro modo, spesso un amico lo si invita a casa e non al bar o in caffetteria come da noi", ha detto il giornalista.

Anche i clienti abituali dei bar di Buenos Aires sono d'accordo e appoggiano questa richiesta. C'è chi dice che si tratti della scusa perfetta per incontrare un amico o corteggiare una donna. A volte si crea una sorta di codice tra i camerieri e i tanti clienti abituali. Prendere un caffè a Buenos Aires significa prendersi il tempo giusto.

In Italia prendere un caffè al bar significa farlo 'al volo' di passaggio, in Brasile non viene gustato come si fa a Buenos Aires. Questi i pareri dei favorevoli all'iniziativa, ma c'è anche chi è contrario e che afferma che quello che succede nei bar di Buenos Aires succede in moltissimi altri locali nel mondo. Prendere il caffè in un bar come mezzo d'incontro, c'è chi afferma che non sia un'esclusiva della capitale argentina.

Un giornalista venezuelano di BBC Mundo, Vladimir Hernández, ha detto che effettivamente 'prendere un caffè' a Buenos Aires è davvero un'altra cosa. "Si potrebbe entrare in un bar, prendere un caffè e lavorare tranquillamente per ore senza essere disturbati. Non vedrete mai un cameriere venire da voi più volte a chiedere se volete altro".

Una 'popolazione' variegata quella che frequenta i bar e le caffetterie di Buenos Aires ed è questo tipo di 'fauna' particolare che, in un certo senso, si vuole che l'Unesco riconosca. Per ora, però, bisogna attendere e basta, perchè solo a novembre l'organismo dell'Onu deciderà quale delle 60 richieste ricevute abbia le carte in regola per diventare un nuovo Patrimonio Intangibile dell'Umanità.

fonte BBC Mundo

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