venerdì 14 febbraio 2014

Scoperti a Cuba i resti del cimitero cinese più antico d'America

Archeologi cubani hanno scoperto i resti di quello che si può considerare come il cimitero cinese più antico d'America. La scoperta è stata fatta a Mariel, località a 45 chilometri ad ovest de L'Avana. Nella capitale cubana c'è il pantheon cinese più importante dell'isola, fondato nel 1893, che è ancora attivo per i discendenti di questa comunità che vivono o hanno vissuto sull'isola.

Secondo quanto riporta il quotidiano Granma, i risultati delle ricerche effettuate a Mariel confermano che il cimitero risale alla metà del XIX secolo, tra il 1850 e il 1860, e si stima che 'ospiti' circa 300 persone. 


Questi resti sarebbero quelli dei cinesi che furono portati nell'antica colonia spagnola per lavorare nei campi di canna da zucchero, dato che in quegli anni veniva abolita la schiavitù negra. I primi sbarchi di queste persone, che venivano chiamati "culíes" (appellativo utilizzato per indicare i lavoratori che arrivavamo da paesi come Cina, India e altri paesi asiatici), risale a quel periodo e servivano a sostituire il lavoro degli schiavi africani.

Dopo l'arrivo delle prime navi a L'Avana, le autorità della corona spagnola deviarono le attività al porto di Mariel e disposero in quella zona una stazione di quarantena, a causa delle molte malattie contagiose che colpivano questi emigranti durante il viaggio. 

In base a registri ancora esistenti, solo tra il 1862 e il 1872, sbarcarono a Mariel circa 29.000 persone, per lo più dalla Cina, e molte di loro morirono al porto. Per questo motivo fu costruito il cimitero di Mariel, nel quale, secondo stime prudenti, furono sepolti almeno 290 "culies" . Nel XX secolo a Cuba, la popolazione cinese aveva raggiunto le 40.000 unità, mentre oggi sono rimasti molto pochi e per la maggior parte in età molto avanzata.

fonte xinhua

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