venerdì 10 gennaio 2014

In Uruguay se restituisci un'arma hai in cambio un pc o una bicicletta

Non è una novità del neonato 2014, anzi è da diverso tempo che l'iniziativa 'Armas para la vida' è attiva in Uruguay. Uruguay paese guidato dal vulcanico Pepe Mujica e dove con piccole cose si cercano di ottenere grandi risultati. Nel settembre dello scorso anno Mujica aveva detto, in occasione dell'Assemblea dell'Onu, 'Meno armi, più bici e computer'.

Sebbene i dati non siano precisissimi, in Uruguay un cittadino su tre possiede un'arma e uno su sei ne ha una illegale. Il governo di Mujica ha allora proposto uno scambio:  il cittadino consegna un'arma e riceve in cambio un'altra “arma per la vita”, un'arma che può essere di conoscenza, come un computer portatile, oppure di divertimento, come la bicicletta.

L'iniziativa nasce anche dall'allarmante statistica del ministero dell'Interno uruguaiano, secondo la quale nel 2012 in Uruguay ci sarebbero stati 267 omicidi e una circolazione di armi illegali pari a 500.000 pezzi. A questo punto lo stato ha pensato per i prossimi sei mesi di offrire un'opportunità a chi possiede un'arma, specie se illegalmente.

Consegnando l'arma nei tempi previsti si riceve in cambio un pc o una bicicletta, ma passati i sei mesi, si rischia da 1 a 12 anni di prigione per possesso illegale di armi. Il governo di Mujica è da tempo impegnato nel disarmo del paese, attività che svolge in collaborazione con il ministero del Turismo, per i suoi stretti legami con i produttori e gli importatori di biciclette attraverso il programma di piste ciclabili e del turismo domestico, e il Laboratorio Tecnologico dell'Uruguay, primo attore del piano Ceibal, un progetto socio-educativo istituito per far sì che tutti gli studenti delle scuole pubbliche abbiano un computer.

fonte ilvelino.it

1 commento:

  1. bella iniziativa! speriamo di vedere un numero incredibile di biciclette allora.....

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