Il dramma dei desaparecidos è una ferita che continua a sanguinare in molti paesi dell'America Latina, l'Argentina su tutti, dove da molti anni è attiva l'Equipe Argentina di Antropologia Forense (Eaaf), una sorta di 'task force' di ricercatori e scienziati che è riuscita a dare un nome e un volto ai resti di 580 persone, desaparecidos.
L'Eaaf ha fino ad ora recuperato i resti di 1200 desaparecidos sepolti, tra il 1974 e il 1983, come 'NN' in fosse comuni, sepolture in cimiteri e in terreni della polizia o militari. L'Eaaf è un'organizzazione di prestigio internazionale, non governativa e senza fini di lucro, fondata nel 1984 per investigare sulle persone scomparse per ragioni politiche nel periodo della dittatura.
Il loro lavoro ha portato così al riconoscimento di 580 salme e presto sperano di poter arrivare a dare un'identità ad altri 620 sconosciuti, vittime della dittatura. L'Eaaf applica metodi scientifici forensi e antropologici nel suo lavoro di investigazione delle violazioni dei diritti umani, non solo in Argentina, ma nel mondo intero.
E' un gruppo costituito da 60 persone e ha uffici a Buenos Aires, Córdoba, Rosario, Tucumán, New York, Città del Messico e in Sud Africa. Inoltre svolge attività in oltre 50 paesi del mondo. Dal 2004 lo Stato argentino appoggia e finanzia le ricerche dell'Equipe Argentina di Antropologia Forense che svolge nel paese.
Il metodo di investigazione comprende: la raccolta di fonti orali e scritte sulle vittime, l'analisi di registri che possano indirizzare al possibile luogo dove si trovino i resti, l'esumazione archeologica degli stessi in un contesto medico legale. Successivamente si procede all'identificazione delle vittime attraverso la prova genetica del Dna e, nel caso, la restituzione privata dei resti alla famiglia.
fonte telam
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