venerdì 3 maggio 2013

Perù: ridotta la denutrizione cronica fra i bambini


Secondo un'informativa dell'Unicef, garantire la corretta nutrizione delle donne prima, durante e dopo il parto, promuovere l’allattamento materno, l’alimentazione sicura e di buona qualità dai 6 ai 24 mesi di età, prevenire e trattare la mancanza di micronutrienti, come vitamine e sali minerali, sono state le buone pratiche che hanno permesso al Perù di ridurre la denutrizione cronica fra i bambini sotto i cinque anni di età, passata dal 30% del 2004 al 20% nel 2011.

”E’ stata molto importante la concretezza della politica” ha detto Paul Martin, rappresentante dell’Unicef nel paese andino. Secondo Martin, a partire dal secondo governo di Alan García (2006-2011) le esperienze positive raccolte durante gli anni precedenti sono state convogliate in una politica nazionale, tradotta nella cosiddetta Strategia ”Crecer” (crescere), capace di articolare gli sforzi delle autorità, degli enti locali e della società civile verso un comune obiettivo: riduzione della povertà e della denutrizione cronica infantile. 




È stato possibile trasformare alcuni buoni programmi pilota in una strategia naizonale e questo ha fatto sì che i progressi siano stati costanti” ha aggiunto  Martin. Il funzionario Onu ha anche apprezzato le azioni intraprese dall’attuale amministrazione di Ollanta Humala, alla presidenza dalla metà del 2011, a partire dalla creazione del ministero dell’Inclusione sociale, attorno al quale si articolano essenzialmente programmi educativi e sanitari. 

Tuttavia, diverse regioni del Perù non hanno ancora accesso a queste politiche, una fra tutte quella amazzonica di Loreto dove si registrano, addirittura, passi indietro. Preoccupano le condizioni di vita delle popolazioni indigene che pagano isolamento e abbandono da parte dello Stato.

Anche la Cooperazione italiana interviene a favore della salute materno infantile nel Paese, con un programma per l’Estensione della rete andina di centri di salute materno-perinatale avviato nel 2011. Lo scopo del progetto è l’estensione di una rete andina di centri di salute materno-perinatale per migliorare le condizioni sanitarie delle donne.

fonte cooperazioneallosviluppo.esteri.it

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