Frenare la deforestazione e fare così fronte ai cambiamenti climatici: questo il principale obiettivo del governo peruviano che si appresta a realizzare il suo primo Inventario nazionale delle foreste, col supporto finanziario e tecnico della Finlandia e della Fao, l’organizzazione dell’Onu per l’alimentazione e l’agricoltura.
Il progetto si realizzerà in cinque anni e richiederà investimenti per sei milioni di dollari, tre e mezzo dei quali apportati da Helsinki e il resto a carico dei ministeri dell’Agricoltura e dell’Ambiente di Lima. La Fao metterà a disposizione i suoi specialisti in gestione ambientale e mutamenti climatici, alcuni dei quali si trovano già impegnati sul terreno.
Guidate dagli esperti dell’Onu, squadre di tecnici peruviani percorreranno le aree boschive del paese andino registrando e catalogando. L’iniziativa è stata simbolicamente presentata nel bosco secco della Comunità José Ignacio Tavara della regione settentrionale di Piura, un’area dal clima caldo che non registra precipitazioni per diversi mesi dell’anno, emblematica anche dello stato dei boschi secchi peruviani, devastati dai produttori di carbone di legna.
Il Perù è rimasto uno dei pochi paesi in Sudamerica ancora privo di un inventario delle foreste. Secondo il ministro dell’Ambiente, Manuel Pulgar Vidal, il nuovo strumento potrà contribuire allo sviluppo di politiche e pratiche virtuose per la tutela dei boschi, ”per controllare l’abbattimento illegale ma anche incentivare le comunità a promuovere lo sviluppo sostenibile”.
fonte cooperazioneallosviluppo.esteri.it
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