lunedì 1 ottobre 2012

"Mujeres Rebeldes" in mostra a Roma


A Roma, presso la Casa Internazionale delle Donne, è stata presentata la mostra fotografica Mujeres Rebeldes di Nino Oliveri, che attraverso il suo obiettivo racconta la forza delle donne ribelli latinoamericane, viste come l'emblema di una resistenza continentale che dura da più di cinque secoli.

Mujeres Rebeldes è un vero e proprio progetto fotografico indipendente, autofinanziato  e in continua evoluzione, che è già stato presentato in molte città italiane, oltre che in importanti capiali europee. Nel prossimo mese di novembre la mostra sarà in Argentina, all'Istituto Nacional de Artes a Buenos Aires.


Scattate in Centro America (Chiapas, Messico, Honduras e Guatemala) tra il 2003 e il 2011, le immagini mostrano frammenti dell'essenza ribelle femminile, celebrandola e invitando ad una riflessione su un tema tanto importante quanto ignorato dalla società contemporanea. 'Madri, nonne, figlie, sorelle, mogli, compagne, amiche, simbolo della fertilità, della sopravvivenza e del ciclo della vita. Semplicemente donne".
  
Conclusa la presentazione della mostra di Olivieri, si è svolto anche lo spettacolo "Hija de la Tierra", un monologo di Josefina Torino, che propone il tema della ribellione delle donne contro l’oppressione nella storia latinoamericana. La struttura dello spettacolo è scandita dall’accompagnamento musicale che aiuta a ripercorrere la storia di una e di tutte le donne ferite che continuano, oggi come allora, la loro lotta.

Lo spettacolo prende spunto, come principale asse narrativo, dalla biografia di Juana Azurduy de Padilla, che permette allo spettatore di riflettere sul prezzo che si paga per la libertà, mentre la sua vita, così poco convenzionale, rappresenta uno sconvolgimento negli standard della vita della sua epoca. Incompresa da molti, come tutte le rivoluzionarie di allora, muore totalmente dimenticata e nella più assoluta 
miseria  il 25 di Maggio del 1862, dopo essere stata nominata Tenete Colonnello dell’Esercito Argentino.

Nessun commento:

Posta un commento