martedì 16 ottobre 2012

A Rio de Janeiro la mostra 'Verdade'


Al MAC, Museo di Arte Contemporanea de Niteroi a Rio de Janeiro, fino al 3 novembre, è esposta la mostra personale dell'artista piemontese Roberto Coda Zabetta dal titolo 'Verdade'. L'esposizione arriva in Brasile dopo il grande successo di critica e di pubblico riscosso alla Certosa di San Giacomo a Capri.

"Verdade" presenta una ventina di lavori sull'intensa vicenda dei desaparecidos brasiliani e prende spunto dalla memoria di quanti hanno sofferto la detenzione in uno dei più spietati sistemi di prigionia del mondo: quello delle carceri brasiliane, durante il periodo di dittatura dal 1964 al 1984. Bambini, giovani e donne sparirono senza lasciare traccia, se non quella indelebile nei ricordi di tutti coloro che indirettamente vissero quella tragica esperienza.



Le opere sono divise in due sezioni: Tables, alcune opere di piccolo formato, con cornici settecentesche in cui sono incastonati oggetti di uso comune o religiosi, piccoli bronzi e preziose terrecotte, reliquie appartenute agli stessi desaparecidos ed, all'interno, ritratti dipinti velocemente con ancora i segni della matita a fare da sfondo. L'altra sezione è Escudos, quindici dipinti di grande formato, realizzati su vecchi tessuti, raffiguranti volti quasi uguali, un ripetersi di immagini con una storia piena di materia: in tutte queste opere Roberto Coda Zabetta non racconta mai la morte, ma una verità contemporanea con la speranza di poter trovare un dialogo sincero.

Dopo due anni di polemiche e dibattiti, il 21 settembre scorso, la Camera dei Deputati brasiliana ha approvato l’istituzione della "Comissão da Verdade" con lo scopo di "esaminare e chiarire le gravi violazioni dei diritti umani" avvenute tra il 1964 e il 1988 e di "rendere effettivo il diritto alla memoria e alla verità storica e permettere la riconciliazione nazionale".

Roberto Coda Zabetta nasce a Biella nel gennaio del 1975. Dal 1997 inizia a partecipare a mostre e ad alcuni concorsi per giovani artisti, sia in Italia che all’estero. Identità anonime (2000) è il suo primo catalogo, dedicato ai bambini morti nel genocidio in Ruanda. Nel 2001 si stabilisce a Milano e negli anni successivi vengono pubblicati: In Coda (2003), PPP e Colors (entrambi nel 2004). Tra il 2005 e il 2006 si ricordano due importanti mostre: a Palazzo Venezia e al Teatro India, a Roma. 

Nell’aprile 2008 la Indonesian National Gallery gli dedica una personale che verrà seguita da mostre a Singapore, Hong Kong e Pechino. L'artista torna poi in Italuia e si stabilisce nel suo nuovo studio in un piccolo borgo marchigiano. Nel 2009 inaugura con una personale il Festival Dei Due Mondi di Spoleto a Palazzo Collicola. Nel 2010 Milano gli dedica una personale molto importante a Palazzo Reale, Nuvole Sacre. Successivamente verrà spostata al Pan - Palazzo delle Arti di Napoli.

Roberto Coda Zabetta è stato insignito dei più significativi premi italiani - Premio Passaggi a Nord-Ovest Fondazione Pistoletto, Premio Arte-Fiera di Bologna, Premio Giovani Artisti Miart 2003 e 2004, finalista Premio Cairo Communications - e selezionato per la Dena Foundation al Centre International d'Accueil et d'Echanges des Récollets di Parigi e per il BP Portrait Award 2006 di Londra. 

Fonte Aise

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