lunedì 5 maggio 2014

Nei prossimi due anni l'economia dell'America Latina "frenerà" bruscamente

In base ad un sondaggio effettuato dall'agenzia Reuters, la crescita delle sette maggiori economie dell'America Latina nei prossimi due anni subirà un vistoso rallentamento. Il pronostico più pessimista riguarda Venezuela, Argentina e Brasile, mentre la Colombia sarà l'unico paese delle regione che supererà la crisi.

I prossimi due anni saranno dunque di grandi sfide per le economie dei paesi latinoamericani e, secondo l'opinione espressa da più di 50 economisti a livello mondiale, la crescita sarà generalmente molto lenta e una crescente inflazione andrà a frustrare il recente ottimismo che ha colpito questi mercati emergenti.


Questo panorama contrasta con i segnali incoraggianti che stanno arrivando dall'Europa e dagli Stati Uniti, inoltre il recente aumento dei mercati valutari e delle borse in paesi come Brasile e Cile, non potrà durare molto a lungo. I pronostici per la crescita economica di quest'anno sono stati tagliati, in media, di 0,8 punti percentuali e si prevede anche una recessione in paesi come Argentina e Venezuela, mentre il Brasile la crescita è meno del 2%, che coincide con il quarto anno consecutivo di debolezza.

Le prospettive per il 2015 sono state ridotte per Argentina, Brasile, Cile, Messico e Venezuela. "Purtroppo la crescita più bassa nella regione non sembra essere un evento temporaneo. Una cosa che sta diventando chiara è che, probabilmente con l'eccezione del Messico, l'America Latina dovrà sopportare un periodo difficile nei prossimi anni", ha detto André Loes, economista capo della HSBC per l'America Latina. 

E' cambiato poco nell'economia mondiale a partire da gennaio per giustificare altre opinioni sulle prospettive di crescita dell'America Latina. Infatti, nonostante la crescente domanda cinese per le materie prime come rame e ferro, il mercato rallenterà.  Gli economisti hanno evidenziato che ciò che frena il progresso economico in America Latina sono per lo più questioni locali: una diminuzione di fiducia nei confronti del Brasile, l'inflazione 'rampante' in Argentina, il rallentamento della crescita degli investimenti in Cile e Perù.

Inoltre si prevede un innalzamento dei tassi di interesse durante il 2015 dal Messico al Cile, dopo l'inasprimento della politica monetaria degli Stati Uniti. In Colombia, ad esempio, ci si aspetta che la Banca centrale alzi i tassi di interesse al 5,0% contro l'attuale 3,25%. "Negli anni recenti, la crescita di diversi paesi, con l'eccezione del Messico, è stata alimentata da una rapida espansione del credito. Ora, crediamo che questo debba subire una frenata", hanno scritto in una nota gli economisti di Capital Economics.

fonte infobae.com

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