mercoledì 25 luglio 2012

Perù: quei 'guerrieri' che conducono un treno sulle Ande

Le vie delle Ande peruviane, le più ripide del pianeta, richiedono enormi doti di abilità e coraggio per coloro che si guadagnano la vita trasportando giganteschi locomotori piene di minerali. Indubbiamente ci vuole abilità e coraggio a guidare questi treni sui tracciati che si snodano sulla Cordigliera delle Ande.

Questo fa del Perú, con molta probabilità, il paese più difficile del mondo per fare il conduttore di treni. La Ferrovia Centrale Andina va dal livello del mare fino alle miniere di Cerro de Pasco, una delle città più alte del pianeta con i suoi 4.330 metri sul livello del mare. La salita, sulle vie tra le più ripide del mondo, è molto lenta, ma la vera abilità dei conduttori sta nel 'gestire' il locomotore nelle discese, a pieno carico, verso la costa del Pacifico, ad ovest della capitale Lima.


"Dobbiamo avere nervi d'acciaio  - dice il manovratore Daniel Garcia Zegarra - Così quando guidiamo il treno, dobbiamo farlo con molta attenzione, senza movimenti bruschi e lentamente". La salita verso la montagna ha pochi segnali o barriere di sicurezza contro la caduta verticale. Il minimo errore di un conducente può essere disastroso.

'Il treno può deragliare e cadere nel burrone", spiega Ameliano, che ha la funzione chiave di aggiustare gli enormi freni meccanici di questi 'giganti' della montagna, che a volte sono lunghi 200 metri, portano merci e camion fino a 2500 tonnellate e che, su queste vie tortuose, spesso limitano la visuale del manovratore. La paura di deragliare e cadere sul lato della montagna è sempre presente.

La Cordigliera delle Ande ospita alcune delle riserve di metalli e minerali più ricche della terra: rame, zinco, piombo e argento. "Se non ci fossero le miniere, non ci sarebbe nessun treno. Qui trasportiamo solo minerali", ha detto ai microfoni della BBC un altro conducente, Eloy Galván.

I metalli e i minerali rappresentano il 60% delle esportazioni peruviane, fondamentali alla ricchezza del paese. I ferrovieri che conducono questi mezzi, passano due settimane via da casa, viaggiando ogni giorno fino a che non arrivano a destinazione per trascorrere la notte in piccole costruzioni, spesso senza riscaldamento, in cima alla montagna.

la mattina seguente, dopo una preghiera al santuario de la Virgen de Cocharcas, si preparano a ripartire a pieno carico e ad affrontare la discesa. I familiari li attendono al porto di Callao, sempre con l'ansia che il viaggio vada per il meglio.

A metà del viaggio è necessaria una sosta perchè le ruote del treno si surriscaldano. Un ferroviere inglese che solitamente porta treni tra Londra e Manchester, ha provato e ha dichiarato che è stata un'esperienza che non dimenticherà. "Tutti i giorni, tutte le ore, lavorano con un costante pericolo di vita e lo fanno per mantenere le loro famiglie", ha detto Simon Davis, che ha aggiunto "Ho visto un grandissimi spirito di squadra tra tutti loro. Io li considero dei veri guerrieri".

Fonte BBC Mundo

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