Il 2011 si è chiuso e dal punto di vista della crescita economica, tra i paesi dell'America Latina, è Panama a salire sul primo gradino del podio con un aumento previsto del PIL del 10,5% grazie ai numerosi progetti di infrastrutture pubbliche. Alle spalle di Panama, Argentina, Ecuador, Perù e Cile. La Commissione Economica per l'America Latina e Caraibi (Cepal) prevede che l'insieme dei paesi sudamericani chiuderà l'anno con un aumento medio del Prodotto Interno Lordo del 4,4%.
Panama guida questo 'ranking' elaborato dal Cepal con un aumento del 10,5% rispetto al 2010. Un incremento dovuto ai numerosi progetti di infrastrutture pubbliche, come l'ampliamento del Canale di Panama, il risanamento della baia e la realizzazione della metropolitana nella capitale. Alle spalle di Panama, l'Argentina, che ha chiuso l'anno con un incremento del 9%, frutto del mantenimento delle politiche espansive utilizzate per frenare gli effetti della crisi internazionali.
Positivo anche il bilancio di chiusura dell'Ecuador con un incremento della propria economia dell'8%, molto più 'solido' del 3,6% del 2010. Una crescita dovuto alla domanda interna dovuta ad una forte spesa pubblica. Il Perù è un altro dei paesi latinoamericani con un significativo segno + nel proprio Pil. Continua in questo paese il cosiddetto "miracolo peruviano' che porta ad un incremento del 7% della propria economia. Una crescita sia dovuta alla crescita della domanda interna, in particolare i consumi e gli investimenti pubblici e privati, sia nel contesto del cambio di governo.
Infine il Cile, dove nonostante le proteste degli studenti e le conseguenze del terribile terremoto del 2010, l'economia del paese guidato da Sebastián Piñera è cresciuta del 6,3 por ciento. Questo ha portato ad una riduzione del tasso di disoccupazione e con l'inflazione che resta su livelli attesi dalle autorità monetarie.
infobae.com
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