mercoledì 4 gennaio 2012

In Brasile lavora più di un milione di bambini

Nonostante le misure contro il lavoro infantile messe in atto dal governo, in Brasile è ancora molto alto il numero di minori tra i 10 e i 14 anni inseriri nel mercato del lavoro. La regione più colpita è l'Amazzonia, dove questa è una pratica socialmente accettata.

In base ai dati dell'ultimo censimento effettuato in Brasile, il giornale "Folha" di San Paolo ha riportato che negli ultimi dieci anni la percentuale di bambini e adolescenti presenti nel mercato del lavoro, è sceso di meno del 10%.  Il problema comunque permane, specialmente nell'Amazzonia brasiliana, dove la situazione è grave e la proporzione dei bambini lavoratori si avvicina al 10% del totale.

Tra gli obiettivi del Brasile c'è quello di sradicare completamente la 'piaga' del lavoro minorile entro il 2020, ma gli esperti hanno avvisato che per raggiungerla sarà necessario uno sforzo aggiuntivo da parte del governo, visto che il controllo attuale non prevede i minori che lavorano come domestici o in piccole aziende agricole. 


"Siamo di fronte al problema del lavoro minorile invisibile, in luoghi difficili da raggiungere a causa di problemi di distanza o problemi legali che impediscono di accedere in zone private", ha ammesso il sovrintendente al lavoro dello stato di Tocantins, Marcos Callisto.

Per il capo della Divisione sul lavoro minorile del Ministero del Lavoro brasiliano, Luiz Henrique Lopes, un'altra difficoltà è di ordine culturale, là dove il lavoro minorile è una pratica generalmente accettata nelle aree rurali del paese.

Il coordinatore del programma di intervento sul lavoro minorile della International Labour Organization, Renato Mendes, gli enti locali dovrebbero svolgere un ruolo più attivo per togliere i bambini dal mercato del lavoro. "I documenti e le linee guida del governo federale per affrontare il problema sono chiari e forti, ma nei municipi questa linea politica è sempre seguita e soprattutto applicata con qualità", ha dichiarato.
 
Fonte Dpa

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