sabato 24 dicembre 2011

Le regioni maya hanno iniziato il conto alla rovescia verso il 21.12.2012

Secondo la profezia maya mancherebbero 52 settimane alla fine del mondo ed è anche per questo che il sud est del Messico, cuore del territorio maya, sta pianificando un anno di celebrazioni. Le varie agenzie turistiche messicane sperano di ricevere almeno 50 milioni di turisti nel prossimo anno, in particolare nelle regioni di Campeche, Chiapas, Quintana Roo, Tabasco e Yucatán.

Il solstizio d'inverno del prossimo anno rappresenta questa fatidica data, che secondo alcuni studiosi, in base ad una pietra maya di circa 1300 anni fa, rappresenta la fine di un'era. "Non si tratta della fine del mondo, ma la fine di un'era - ha detto Yeanet Zaldo, portavoce della segreteria del ministero del turismo dello stato di Quintana Roo, dove si trova la famosa e visitatissima città di Cancún - per noi si tratta di un messaggio di speranza".


In ogni caso il contro alla rovescia verso il 21 dicembre 2012 è iniziato. Nel Chiapas, la città di Tapachula, vicino alla frontiera con il Guatemala, ha installato nella piazza principale un orologio digitale di oltre due metri che ha iniziato il countdown verso la fatidica data. Nella vicina regione archeologica di Izapa , i sacerdoti Maya accenderanno incensi, canteranno e pregheranno. Nella foresta pluviale di Quintana Roo, nei centri turistici di Cancun e Playa del Carmen, la gente sta mettendo i messaggi e fotografie nella capsula del tempo che verrà sepolta per 50 anni. Lo stato dello Yucatan ha annunciato l'intenzione di completare il Museo Maya di Merida per la prossima estate.

La civiltà maya, che ha raggiunto il suo culmine nel periodo tra il 300 e il 900 dC, aveva un talento particolare per l'astronomia e il loro calendario prende il via dall'anno 3114 aC, segnando i periodi di tempo approssimativo di circa 394 anni conosciuti come baktun. Il numero 13 è significativo, un numero sacro per i maya, che scrissero che il 13° baktun termina il 21 dicembre 2012. Le teorie apocalittiche sulla fine del mondo nascono dalla scoperta di una stele di pietra venuta alla luce nel 1960 presso il sito archeologico di Tortuguero, nello stato di Tabasco, e sulla quale è stato scritto di un ritorno di un dio Maya al termine del 13° periodo.

"I maya sono visti dal mondo occidentale come qualcosa di esotico che si suppone abbiano conoscenze speciali e segrete - ha detto uno studioso della cultura maya, Sven Gronemeyer, dell'Università La Trobe in Australia - Quello che succede  invece è che le nostre aspettative e le nostre paure le proiettiamo nel calendario maya".

Resta il fatto che il turismo 'approfitta' di questa situazione cercando di incrementare il movimento di visitatori nelle regioni messicane, cosa che non dispiace affatto agli operatori del settore, ma che lascia perplessi gli studiosi di questa civiltà, che affermano come i maya e la loro storia e tradizione siano molto, molto di più e non solo le profezie, compresa quella del 21 dicembre 2012.

Fonte Ap

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