mercoledì 19 ottobre 2011

"Vite senza corpi", verità e giustizia per i desaparecidos italiani all'ESMA

La Escuela de Mecánica de la Armada conosciuta internazionalmente come ESMA, era la scuola per la formazione degli ufficiali della marina argentina di Buenos Aires e passò tragicamente alla storia per essere, durante la dittatura autodenominatasi Processo di Riorganizzazione Nazionale (1976-1983), il più grande e attivo centro di detenzione illegale e tortura delle persone "scomode" al regime della giunta militare. Da lì sono passate più di 5.000 persone, tra i quali molti italiani che entrarono a far parte della schiera dei desaparecidos.

Martedì 18 ottobre al BiblioCaffé Letterario (via Ostiense 95, Roma) è stato presentato il volume "Vite senza corpi. Memoria, Verità e Giustizia per i desaparecidos italiani all’ESMA", libro curato da Jorge Ithurburu e Cristiano Colombi. Il processo ESMA, come tutti gli altri processi sui desaparecidos italiani in argentina, è stato portato avanti da un comitato promotore formato da un insieme di associazioni, enti e professionisti, donne e uomini di buona volontà e singoli cittadini che a vario titolo hanno dato il loro apporto volontario. Questo libro vuole rispecchiare la pluralità di un agire collettivo, presentando le diverse prospettive dei singoli autori che hanno partecipato direttamente e senza esclusione al processo.

Alla presentazione del libro, moderato dalla giornalista Rai Cecilia Rinaldini, erano presenti Vera Vigevani, Madres de Plaza de Mayo - Linea Fundadora, Anna Maria De Luca, giornalista di Repubblica.it.. L'incontro è stato arricchito dalle letture di Carolina Di Monte e dagli interventi musicali del gruppo musicale Estalegal (Anna Fabrizi, voce; Renato Bonanni, chitarra; Stefano Ferretti, pianoforte).

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