mercoledì 27 novembre 2013

Brasile: contro i Guarani un tasso di omicidi tra i più alti al mondo

Marcal de Souza Tupa-i,
leader Guarani ucciso 30 anni fa
In occasione del trentesimo anniversario dell’assassinio dello storico leader Guarani Marçal de Souza Tupã-i, Survival International ha divulgato nuove cifre allarmanti che mostrano l’entità delle violenze che i Guarani del Brasile subiscono per mano dei sicari.

Secondo l’ONG brasiliana CIMI, la maggioranza degli Indiani assassinati in Brasile è guarani. Nel 2012, il numero di Guarani assassinati è stato di 4 volte superiore al tasso degli omicidi del paese – che è già tra i più alti del mondo.


Marçal, leader della tribù, guidò la lotta dei Guarani per la propria terra e portò la loro difficile situazione all’attenzione di Papa Giovanni Paolo II e delle Nazioni Unite. Il 25 novembre 1983 fu ucciso da un sicario che sarebbe stato assoldato da un allevatore locale. “Sono destinato a morire…” disse Marçal prima della sua morte. “Noi Indiani viviamo qui e soffriamo ingiustizie, povertà, persecuzioni e fame perché la terra che occupiamo non è sufficiente per sopravvivere.”

Nisio Gomes, ucciso nel 2011
Trent’anni dopo, i Guarani continuano a essere vittime di violenze e attacchi mirati da parte dei sicari come ritorsione per i tentativi della tribù di rioccupare le terre ancestrali rubate loro per far spazio ad allevamenti e piantagioni di canna da zucchero. Nonostante gli obblighi legali imposti a livello nazionale e internazionale, agli Indiani non sono ancora state restituite le terre riconosciute legittimamente come loro.

Tra i Guarani assassinati di recente ci sono anche Celso Rodrigues, il leader Nísio Gomes e l’adolescente Denilson Barbosa. “La situazione è molto tesa” ha detto a Survival Rosalino Ortiz, un uomo guarani che lo scorso mese ha guidato la rioccupazione della terra della sua comunità di Yvy Katu. “I proprietari terrieri sono ricchi e hanno il denaro per assumere sicari e compiere un massacro.”

La terra dei Guarani, rubata loro,
diventa piantagione o terra d'allevamento
Gli allevatori locali hanno annunciato che stanno raccogliendo soldi da usare contro la rioccupazione delle terre: i Guarani temono che il denaro sia utilizzato per finanziare “milizie private” come la famigerata agenzia di sicurezza Gaspem. A causa delle violenze e della perdita della loro terra, il tasso di suicidi tra i Guarani è 34 volte superiore alla media nazionale. La vittima più recente è Valmir Veron, il figlio di Marcos Veron, un altro storico leader guarani assassinato dai sicari nel 2003. Marcos era venuto in Italia nel novembre 2000 proprio per denunciare l’assassinio dei leader.

Marcos Veron, storico leader dei
Guarani, assassinato nel 2003
I leader Guarani vengono uccisi uno ad uno. Non c’è da meravigliarsi visto che i funzionari ammettono che una mucca vale più della vita di un Guarani” ha dichiarato il Direttore generale di Survival Stephen Corry. “Queste statistiche sono terribili, ma non dobbiamo dimenticarci che c’è una soluzione molto semplice: rispettare i diritti territoriali della tribù. Grazie ai turisti che arriveranno nel paese per la Coppa del Mondo, l’economia brasiliana riceverà un’iniezione di denaro da 11 miliardi di dollari. Mi chiedo se qualcosa di questo guadagno sarà utilizzato per aiutare i primi popoli del paese.”

fonte survival.it

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