lunedì 7 maggio 2012

"Habana up!", l'anima di Cuba in mostra a Roma

Fino al prossimo 20 maggio Roma ospita la mostra "Habana up!". L'idea della mostra è riflettere sulla diversità degli stili degli artisti più rappresentativi dell'isola a livello internazionale, che appartengono a una generazione di uomini e donne tra i 30 e i 40 anni che hanno L'Avana come riferimento vitale e culturale.

Una mostra che offre i diversi punti di vista che questi designer e artisti hanno del paesaggio urbano dell'Avana e della sua gente a partire da 26 istantanee del fotografo dell'isola Xavier Llovet e che sono state modificate seguendo tecniche artistiche molto varie. "Habana up!" presenta stampe di vita quotidiana a L'Avana, gioca con i simboli della Rivoluzione Cubana, con le gioie e le miserie dei suoi abitanti da condurre l'osservatore a un quadro atipico al di fuori dei cliché turistici abituali.


Sotto l’egida di diversi appuntamenti dei tre premi Cervantes cubani (Alejo Carpentier, Guillermo Cabrera Infante e Dulce Maria de Loynaz) e il quadro dell’artista italiano invitato Mirko Pagliacci, le opere scoprono la realtà di ogni artista a partire dalle fotografie volutamente modificate prima di essere dipinte o decorate. Ogni artista ha selezionato due delle immagini fatte da Llovet, che erano state stampate su tela , e ha dipinto o ha composto la sua idea di Avana realizzando opere che vanno da pezzi di legno a foglie, passando anche per le paillettes, ha detto la Pirez.

Dai teschi con cui Julio César Peña mescola il mondo dei morti con quello dei vivi ai lustrini con cui Liudmila Lopez calza i piedi di una donna nuda e la adorna con un cappello, il contrasto tra stili e forme domina la scena. La finestra che contiene la tela, dove una scala conduce il visitatore da una incognita all’altra in "Aperto 24 ore" o i trucioli di legno che sembrano arrivare da una nave chiamata Avana in "Naufragio" sono le due opere proposte da Max Delgado.

Un mondo da sogno dove la vegetazione trasforma la città in un paradiso perduto nelle proposte di Maria del Rosario Rodriguez "Chamart" si scontra con i tre maiali che circondano il proprietario della macelleria "Prodotti a base di carne liberati" da un dipinto di Rafael Zarza. Sulla famosa immagine del leader rivoluzionario Ernesto "Che" Guevara su di un muro bianco accanto alla frase "All'imperialismo neanche un pochino così", Dario Fernandez dipinge una mano che indica provocatoriamente una donna nuda sovrapposta al muro in "Elegia del decoro".

Il ritorno all’astratto viene dalla mano di Angel Rivero "Andy", che ha decorato due barili di birra con tocchi di rosso, nero, bianco e giallo. Un colibrì piomba su di un pescatore seduto accanto ad un mare rosso nel "Pescatore pescato" e pure è rosso il cielo dell’opera di Alejandro Saínz Alfonso in "Per andare in paradiso?", perché i colori della bandiera rosso, azzurro e bianco e lo stemma di Cuba è su molte delle opere.

Tra le immagini, alcune delle quali ripetute, perché ci sono mille Avane a L'Avana, e secondo quanto alcuni partecipanti recatisi a Roma per l’esposizione hanno detto a Efe , è necessario esplorarle tutte.


Habana Up
a cura di Yohana Pírez Rodriguez e Giuseppe Ussani D’Escobar
Roma, Galleria dell’Istituto Cervantes di Piazza Navona
fino al 20 maggio 2012 
fonte quintavenida.it

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