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lunedì 27 gennaio 2014

Il Perù non ascolta l'Onu e approva il progetto gas. Tribù incontattate in grave pericolo

© Anon
Il Perù ha approvato l’espansione del controverso progetto gas Camisea all’interno del territorio delle tribù incontattate dell’Amazzonia nonostante le proteste internazionali, le dimissioni di tre ministri e la condanna delle Nazioni Unite e delle organizzazioni per i diritti umani.

Il Ministro della Cultura del Perù, che ha il compito di proteggere la popolazione indigena del paese, ha infatti approvato i piani per la detonazione di migliaia di cariche esplosive, la trivellazione di pozzi esplorativi e l’arrivo di centinaia di lavoratori all’interno della Riserva Nahua-Nanti.

sabato 26 maggio 2012

Per salvare l'Amazzonia Greenpeace mobilita la Rete

"Brazilian Friend Finder" è la campagna lanciata da Greenpeace e che tende a coinvolgere il maggior numero di persone utilizzando la Rete e i social network. L'obiettivo è quello di salvare l'Amazzonia e per farlo l'associazione mondiale chiede a tutti, attraverso i propri contatti, di trovare più brasiliani possibili disposti a firmare la petizione contro la nuova legge forestale brasiliana.

Servono almeno 1,4 milioni di firme ovvero l'uno per cento degli elettori brasiliani e in quel caso il Congresso sarò costretto a esaminare e votare la proposta. Una proposta che vuole portare a zero la deforestazione, ossia la conversione di foresta in terreni agricoli o pascoli, consetendi però eccezioni per i piccoli contadini e le comunità indigene, e consentendo il prelievo responsabile di legno in foresta.

sabato 17 marzo 2012

Una strada minaccia la vita di migliaia di Indiani amazzonici

Giovane Cashinahua in Perù,
anche lei in pericolo come migliaia
di altri indiani
La più grande area protetta del Perù sta per essere attraversata da una strada che minaccia di distruggere la vita di migliaia di popoli indigeni. Il progetto proposto prevede che la strada tagli due riserve indigene e un parco nazionale, esponendo migliaia di Indiani ai pericoli legati al traffico di droga, al disboscamento illegale e ai contatti indesiderati.

Inoltre minaccerebbe in modo diretto e immediato alcune delle ultime tribù incontattate rimaste al mondo, che vivono nelle aree protette dal governo. I politici stanno oggi dibattendo la questione. I fautori del progetto sostengono che la strada aprirà le porte allo “sviluppo” economico a zone dell’Amazzonia attualmente isolate.

venerdì 2 marzo 2012

Paraguay: confermata la presenza degli Ayoreo incontattati

Una donna Ayoreo
In un rapporto ufficiale, l’INDI, il Dipartimento agli affari indiani del Paraguay, ha confermato la presenza di una tribù incontattata in un’azienda agricola nella regione settentrionale del Chaco. Proprietaria del terreno in cui sono state trovate tracce della presenza di Ayoreo incontattati è una controversa società d’allevatori brasiliana chiamata River Plate.

Le indagini hanno rinvenuto prove evidenti della presenza di quella che localmente viene definita la “tribù che si nasconde”: impronte nitide, buche scavate per catturare tartarughe e rami spezzati. “Gli Indiani che abitano nell’area sono costretti a fuggire in altre zone per non essere individuati…” ha dichiarato l’INDI. “Ignorare il patrimonio di conoscenze dei proprietari originari della foresta del Chaco sarebbe una follia”.

giovedì 1 marzo 2012

I safari umani minacciano anche gli Indiani incontattati del Perù

Gli Indiani incontattati del Perù stanno correndo il serio rischio di divenire le prossime vittime dei “safari umani”. La denuncia viene al quotidiano britannico The Observer. Il mese scorso, Survival aveva pubblicato alcune foto dettagliate della tribù proprio per richiamare l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica sull’importanza di proteggerli da contatti indesiderati.

I Mashco-Piro vivono nel Parco Nazionale di Manú, una popolare meta turistica, e nell’ultimo anno gli avvistamenti casuali della tribù si sono intensificati in modo preoccupante. Il disboscamento illegale e i progetti energetici attivi nelle vicinanze (petrolio e gas) stanno costringendo i Mashco-Piro a uscire dalle foreste avvicinandosi sempre più alle rive del fiume, dove sono più esposti alla vista delle barche di passaggio.