lunedì 23 giugno 2014

Il Cammino Inca dichiarato Patrimonio Mondiale dell'Umanità

Il Cammino Inca, una magistrale rete di comunicazione che si estende in ben sei paesi del Sud America, è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'Unesco. Un 'premio' al grande ingegno di un sistema viario prehispánico che ha sorpreso il mondo.

Questa rete di sentieri, che servivano agli Inca per spostarsi e controllare il proprio impero (Tahuantisuyo), si estendono dall'Argentina al Cile, Bolivia, Perù, Ecuador e Colombia ed erano uniti da una fitta trama di camminamenti che costituivano il Qhapaq Ñan, Cammino Inca in lingua quechua.

Questo straordinario sistema di strade si estende per una delle zone geografiche del mondo con maggiori diversità: dalle Ande alla selva tropicale, dalle coste del Pacifico ai deserti", si legge nel comunicato dell'Unesco. "Questo inserimento nella lista dei Patrimoni dell'Umanità, significa per i sei paesi che ne sono attraversati, il riconoscimento di uno dei monumenti più importanti del mondo andino", ha dichiarato Luis Lumbreras Flores, archeologo del Progetto Camino Inca del Ministero della Cultura peruviano.

Il Qhapaq Ñan, la rete più antica di camminamenti dell'America, percorre longitudinalmente tutto il Tahuantinsuyo dalla Cordigliera delle Ande, da occidente dell'Argentina fino al sud dell'attuale Colombia. La via principale ha una lunghezza di circa 6000 chilometri da sud a nord. Questa strada di montagna parallela all'oceano Pacifico, era unita da via trasversali che portavano fino alle foreste e al Gran Chaco in Argentina e in Bolivia.

Questo riconoscimento ufficiale da parte dell'Unesco, consentirà di ottenere finanziamenti da parte di organismi internazionali per la conservazione e il restauro dei sentieri e dei santuari che erano stati eretti lungo la via. Unendo tutta la rete viaria, della costa, della sierra e della foresta, si arrivava ad un'estensione totale di circa 30.000 chilometri che interconnettevano i quattro punti cardinali dell'impero Inca con la mitica capitale Cusco.

Il tratto più famoso del Cammino Inca e che viene percorso da milioni di turisti di tutto il mondo, parte da Cusco fino alla famosissima cittadella di Machu Picchu. Sono 43 chilometri tra i boschi con scalini di pietra millenaria. Il cammino conduce alla Porta del Sole da dove si ha una maestosa vista delle rovine di Machu Picchu.

“Il Cammino Inca ha un valore non solo architettonico, ma anche sociale perchè rappresenta un modo di vivere di una cultura che ha avuto una grande rilevanza nel nostro paese", ha detto Luz Elena Coloma, responsabile di Quito Turismo, agenzia per il turismo della capitale ecuadoriana. 

La comunicazione nell'impero Inca funzionava con un sistema di posta basato su messaggeri che percorrevano a piedi lunghi percorsi. I messaggi erano inviati con un codice basato su nodi fatti su una corda, che ancora oggi gli archeologi cercano di decifrare. Da Quito, un messaggio che doveva giungere a Cusco e che era affidato ad un messaggero o ‘chasqui’, poteva metterci anche dieci giorni e tutti percorsi sui sentieri del Cammino Inca.

fonte Afp

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