venerdì 16 maggio 2014

Bolivia: verranno tradotte 24.000 parole per avere Facebook in lingua aymara

La lingua aymara è quella parlata anche dall'attuale presidente della Bolivia, Evo Morales. E' lingua ufficiale in Bolivia, ma anche in Perù e appartiene alla famiglia delle lingue aru Ora, per iniziativa di un gruppo di giovani, che avevano protestato perchè l'aymara non era presente sui social network, saranno tradotte oltre 24.000 parole.

L'iniziativa è stata comunicata da Ruben Hilari, coordinatore della comunità virtuale Jaqi-Aru, incaricata del progetto. Hilari ha spiegato ai microfoni dell'agenzia di stampa Efe, che per abilitare l'opzione con la lingua aymara su Facebook occorre la traduzione di almeno 24.000 parole. Un lavoro che è in corso già da due anni.



Ruben Hilari
"Poichè la maggior parte dello staff che lavora a questo progetto conosce l'inglese, la traduzione si fa direttamente dall'inglese all'aymara, saltando l'idioma spagnolo", ha spiegato Hilari.  La proposta è nata nel 2012 per iniziativa di Elías Quispe, uno dei componenti di Jaqi-Aru (lingua delle delle persone) e attuale responsabile del lavoro di traduzione.

Evo Morales, presidente
della Bolivia
L'etnia aymara, al quale appartiene il presidente Morales, è la seconda con maggior presenza nel paese andino con 1.191.352 persone, preceduta dai quechuas (1.281.116), questo secondo i dati dell'ultimo censimento della popolazione effettuato nel 2012. Jaqi-Aru è una comunità virtuale composta da giovani aymara di professione linguisti, programmatori informatici e insegnanti. Alcuni sono bilingue e altri trilingue e la missione di questa comunità è quella di promuovere l'uso della lingua originaria sulle nuove tecnologie dell'informazione.

La comunità è nata nel 2009 quando questi giovani si sono resi conto che l'aymara non aveva una sua 'presenza' su Internet, dato che ogni volta che cercavano trovavano solo specie di dizionari o 'cose basiche' della lingua, ma non la possibilità di avere un testo completo. "Questo fatto ci ha fatto scattare qualcosa dentro. Com'è possibile che la nostra lingua non abbia una sua presenza su Internet? Per questo abbiamo creato questo gruppo".

Da quel momento hanno creato e tradotto un blog, contribuendo a inserire contenuti in aymara su Wikipedia e pubblicando contenuti in questa lingua anche su Facebook, Twitter e Google+. Ora si procede alla traduzione delle migliaia di parole, in modo che l'idioma possa diventare una delle 70 opzioni di lingua attualmente presenti su Facebook. "Ci sarebbe stata anche l'opzione di tradurre le 200 parole più usate su Facebook, ma abbiamo deciso di procedere con la traduzione di 24.000 vocaboli per avere una maggiore scelta", ha detto Hilari, aggiungendo che il lavoro è giunto al 60% del suo percorso. 

bandiera aymara
Alcune parole o piccole frasi sono 'facilmente' traducibili in aymara, per esempio "Cosa stai pensando" diventa "kuns lup'iskta", altre invece sono più 'problematiche', tipo il famoso Like che non ha una traduzione univoca, ma più opzioni come "Kusawa", "Muntwa" o "Walikiwa". In quest'ultimo caso, Hilari, ha spiegato che le opzioni d'interpretazione di queste parole di difficile traduzione saranno oggetto di dibattito in riunioni che Jaqi-Aru organizzerà con giovani aymara di El Alto e La Paz, oltre alle comunità dell'altipiano che già usano Facebook.

Per completare e realizzare al meglio l'intero lavoro di traduzione, verranno inoltre raccolti gli aiuti degli aymara che vivono in Europa, negli Stati Uniti e in altri paesi dell'America Latina. I traduttori sperano di concludere l'imponente lavoro per il mese di agosto, in modo da presentare la piattaforma al pubblico nel mese di settembre.

fonte Efe

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