giovedì 6 marzo 2014

"Le ortensie" di Felisberto Hernández

"Le Ortensie" è il testo più lungo e più celebre di Felisberto Hernández e che viene pubblicato in una nuova raccolta dall'editore LaNuovafrontiere. Lo scrittore uruguaiano, che sfugge a ogni classificazione, è stato celebrato anche da Italo Calvino, García Márquez, Cortázar e Onetti.

Il protagonista di questo racconto è un uomo elegante che vive in una grande casa nera, nutre un'eccentrica passione per le bambole che ogni notte fa sistemare in una sorta di tableau vivant. Un giorno, temendo la morte della moglie, fa costruire una bambola a sua immagine e somiglianza, Ortensia. 


A poco a poco il rapporto innocente e la percezione che il protagonista ha di Ortensia si evolvono fino a giungere alle estreme conseguenze: la bambola si umanizza mentre l'uomo si fa bambola. Gli altri racconti che compongono la raccolta sono: La casa allagata, Pip, Il coccodrillo, Lucrezia, La casa nuova, L'avvelenata e Ursula.

Felisberto Hernández è nato a Montevideo nel 1902 e morto, sempre nella capitale uruguaiana, nel 1964. Pianista e scrittore, è stato uno degli autori più importanti della letteratura ispanoamericana del XX secolo. La pubblicazione, nel 1942, del romanzo "Por los tiempos de Clemente Colling" segna una svolta nella sua vita e lo porta ad affiancare al pianoforte la macchina da scrivere. Seguono "El caballo perdido" (1943), "Nessuno accendeva le lampade" (1947), "Las Hortensias" (1949), "La casa inundada" (1960) e "Tierras de la memoria", uscito postumo nel 1965.

"Le ortensie"
di Felisberto Hernández
Traduzione di Francesca Lazzarato

Prezzo 17 euro
Edizioni LaNuovafrontiera


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