venerdì 21 marzo 2014

"Estoy viva", la chiave dell’essere umani per Regina Jose' Galindo

Regina José Galindo è nata nel 1974 a Guatemala City, lì è nata, lì vive e lavora. Una giovane donna minuta, ma in grado di scatenare con la sua arte e le sue performance, grandi emozioni e passioni. Questa artista guatemalteca considerata tra le più rappresentative del panorama latinoamericano, espone le sue opere al Padiglione di Arte Contemporanea di Milano, dal 25 marzo all'8 giugno.

"Estoy viva", questo è il nome della personale di Regina José Galindo. Una frase che per lei racchiude l’essenza di uomini e donne. Essere Vivi. A dispetto della violenza, dell’orrore, della brutalità. Essere Vivi. Nonostante la fatica, il dolore, le rinunce. Essere Vivi è la chiave dell’essere umani.




La giovane artista nel luglio del 2003, ha camminato dalla Corte Costituzionale fino al Palazzo Nazionale del Guatemala lasciando una scia di impronte di sangue umano con il quale si è sporcata i piedi poco prima, in memoria delle vittime del conflitto armato in Guatemala. Due anni dopo è stata premiata con il Leone d’Oro alla 51° Biennale di Venezia come migliore artista under 35 "per aver saputo dare vita a un'azione coraggiosa contro il potere".

La sua arte prende vita innanzitutto dal microcosmo del suo paese, il Guatemala, teatro di perenne instabilità e violenza, l’artista realizza opere scomode e drammatiche. Il suo corpo minuto e all’apparenza fragile è esposto ad una serie di azioni pubbliche che usano lo spazio metaforico dell'arte per denunciare le implicazioni etiche legate alle ingiustizie sociali e culturali, le discriminazioni di razza e di sesso e più in generale tutti gli abusi derivanti dalle relazioni di potere che affliggono la società contemporanea.

Le sue performance sono realizzate in un’ottica di coinvolgimento totale. Rannicchiata nuda sotto una campana di plexiglass o sopra uno scoglio a picco sul mare, nascosta sotto un letto, appesa ad un albero dentro una rete da pesca, sdraiata immobile sull’erba con i capelli nella terra come radici , legata e accovacciata sul pavimento di un motel. Spalmata di carbone o di fango, con la testa sott'acqua fino ai limiti della resistenza o esposta nuda a getti violenti di acqua fredda. Immobile, respirando appena, a volte mani e piedi immobilizzati. In bilico tra la vita e la morte l’artista indaga la paura, l’angoscia e le loro conseguenze, affrontandone in prima persona il rischio fisico e psicologico, spingendosi oltre i propri limiti con performance radicali, spiazzanti ed eticamente scomode.

La mostra milanese racconta in cinque macro emergenze tematiche, Politica, Donna, Violenza, Organico e Morte, l’ultima produzione della Galindo e raccoglie un’ampia selezione dei suoi lavori più rappresentativi, dalle origini ad oggi. Un viaggio emozionale raccontato attraverso fotografie, video, sculture e disegni.  Un percorso costruito attraverso cortocircuiti e slittamenti, che affianca ad alcune delle sue azioni più emblematiche e conosciute opere più recenti e numerosi lavori inediti o mai esposti prima in Italia, come l’intensa Descensión (2013) o la toccante La Verdad (2013).

Estoy Viva
Regina José Galindo

PAC Padiglione d'Arte Contemporanea
Via Palestro 14 - Milano

Orari
Martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 9.30 — 19.30
Giovedì 9.30 — 22.30
Lunedì chiuso 
Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura

Biglietti
Intero Donazione € 9,00*
Intero € 8,00
Ridotto Donazione € 7,50*
Ridotto € 6,50
* si sostiene attività di Amnesty International

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