giovedì 13 marzo 2014

E se gli Aztechi avessero catturato Colombo e conquistato l'Europa ?

Eduardo Villacis, un artista ecuadoriano, è l'autore della mostra dal titolo, 'El Espejo Humeante' (Lo specchio fumante), attualmente in programma al Centro di Arte Contemporanea di Quito, capitale dell'Ecuador. Una mostra che in un certo senso 'capovolge' la storia.

Nel 'El Espejo Humeante' viene costruito un falso museo nel quale sono presenti reperti, pitture, scritture e oggetti, che raccontano l'espansione azteca in Europa. L'America che conquista l'Europa e non viceversa. Immagini che mostrano città, come Roma, dove vengono costruiti grandi templi dedicati agli dei aztechi.


Insomma una storia al contrario, nella quale gli indigeni d'America, in particolare gli aztechi, una volta catturato Cristoforo Colombo e il suo equipaggio, dopo aver imparato a costruire certe armi e certe imbarcazioni, partono verso l'Europa per conquistarla.

Un progetto artistico per il quale sono stati necessari anni di lavoro e di ricerca storica e antropologica da parte di Villacís, che ha realizzato questo 'falso storico' con illustrazioni, quadri, sculture e anche un libro. L'artista, che è professore all'Università di San Francesco a Quito, si è basato sul concetto di "effetto farfalla", secondo il quale una piccola perturbazione iniziale può generare un grande cambiamento, in questo caso nella storia.

Catturando Cristoforo Colombo, secondo la storia de 'El Espejo Humeante', gli aztechi trovano una mappa con terre sconosciute, queste terre sono l'Europa. Poi il sacerdote di Tenochtitlán ha una visione nella quale il dio della guerra dice che gli aztechi che devono partire per colonizzare queste terre e che dovranno chiamarle Améxica. 

All'arrivo in Améxica, le autorità cattoliche, vedendoli, credono che questi indigeni conquistatori, con i loro ornamenti fatti di piume, siano angeli e per questo motivo non oppongono resistenza. Nel 'falso museo' di Villacis si possono vedere tante scene di questa conquista azteca, la vita quotidiana delle colonie in Améxica (Europa), e anche le armi costruite per conquistare quella terra. In questa conquista dell'Europa, molti popoli vengono sterminati, come gli inglesi e insieme a loro, la lingua e la loro storia e cultura. Solo una cosa rimane di quella civiltà estinta: un libro con testi scritti da William Shakespeare. 

Questo progetto del professore di Quito, fa parte della cosiddetta arte fantastica. 'E' una riflessione sul colonialismo e il razzismo e su come la storia sia sempre scritta dal vincitore", ha detto Villacis, che espone questa sua creatura artistica nella capitale ecuadoriana fino al 20 aprile.

fonte BBC Mundo

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