giovedì 6 febbraio 2014

Festival di Berlino, l'America Latina è una presenza di qualità

Il Festival del Cinema di Berlino, giunto alla sua 64.ma edizione e che prende il via oggi per concludersi il 16 febbraio, vede una ricca e importante presenza di titoli latinoamericani, segnale della grande creatività e dell'ottimo momento che sta vivendo il cinema in America Latina.

Oltre ai quattro film selezionati nel concorso principale, i due argentini "La tercera orilla" di Celina Murga e "Historia del miedo" del debuttante Benjamín Naishtat, il brasiliano "Praia do futuro" di Karim Ainouz e "Aloft" della peruviana Claudia Llosa, sono state selezionate varie pellicole anche nelle sezioni di concorso parallele al Berlinale.


Scena da "La tercera orilla"
Per la peruviana Losa si tratta di un ritorno a Berlino, dove la sua opera prima, "La teta asustada", aveva vinto nel 2009 l'Orso d'Oro e anche il premio della critica internazionale. Un ritorno anche per Celina Murga, che quest'anno debutta nel concorso principale, mentre nel 2012 era stata invitata nella sezione 'Panorama' con il suo documentario "Escuela normal".


"Atlantida" di Ines Maria Barrionuevo
Nella sezione "Panorama",figurano "Gueros" del messicano Alonso Ruiz Palacios e i due film brasiliani "Hoje eu quero voltar sozinho" di Daniel Ribeiro e "O homem das multidoes" diretto da Marcelo Gomes e Caos Guimarães (Brasil). Nella rassegna dedicata ai cinela per bambini e adolescenti, "Generazione", sono stati invece selezionati "Feriado" di Diego Araujo, una coproduzione ecuadoriana-argentina, "Atlántida" di Inés María Barrionuevo e "Ciencias naturales" di Matías Lucchesi, entrambi argentini, il messicano "Somos Maripepa" di Samuel Kishi Leopo e i due corti "Eu nao digo adeus, digo até logo" di Giuliana Monteiro (Brasile) e "Hijos de la tierra" di Diego Sarmiento (Perú).

Il regista messicano Diego Luna
Nella sezione 'Berlinale Specials' è in programma anche la proiezione del film statunitense "Cesar Chavez", diretto dal messicano Diego Luna, pellicola che racconta la figura del leggendario difensore dei diritti umani e attivista sindacale, celebre per le sue lotte in favore dei braccianti agricoli di origine ispanica. Nel cast del film figura anche John Malkovich.

Non c'è dubbio che a catalizzare l'attenzione del pubblico e degli addetti ai lavori in questo 64° Festival di Berlino, saranno due film fuori concorso, ma che hanno generato già una grandissima attesa. Si tratta di "Monuments Men", diretto, prodotto e interpretato da George Clooney, sul salvataggio delle opere d'arte europee sequestrate dai nazisti e  "Nymphomaniac" del danese Lars Von Trier nella versione completa senza tagli e senza censure, un film che dura quasi sei ore.

fonte Ansa

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