venerdì 21 febbraio 2014

Brasil 2014: oggi la maggioranza dei brasiliani direbbe no al Mondiale

Una recente inchiesta ha rivelato che il 50,7% dei brasiliani, oggi, direbbe no alla candidatura del loro paese per ospitare i Mondiali di calcio e l'85,4% è convinto che ci saranno, nel corso della manifestazioni, molte proteste. 

Una percentuale 'impressionante' secondo la ricerca effettuata dall'agenzia Mda e che dimostra come almeno la metà dei brasiliani non sia assolutamente convinta che avere i Mondiali in casa propria sia stata una bellissima idea. Oltre al 50,7 di no, c'è un 19,7% di indecisi, tra il sì e il no, mentre il 26,1% appoggia incondizionatamente la scelta.




Una grossa fetta di pentiti, che contrasta con l'appoggio incondizionato dei brasiliani quando nel 2007 il grande paese latinoamericano si è candidato, ottenendo l'organizzazione dei Mondiali di calcio, che prenderanno il via il prossimo 12 giugno. Una conferma dell'insoddisfazione di una gran parte dei brasiliani e che quotidianamente si evidenzia sui social network e che è destinata a sfociare in proteste di piazza anche durante la manifestazione calcistica.

La stessa inchiesta, che è stata commissionata dalla Confederazione nazionale dei trasporti e che ha intervistato 2000 persone divise in 137 municipi di tutto il paese, ha evidenziato che l'85,4% dei brasiliani crede che ci saranno proteste durante il Mondiale, mentre l'11,4% è convinto di no.

Tra questi solo il 15,2% ha affermato di voler prendere parte alle manifestazioni, mentre l'82,9% non intende farlo. Le organizzazioni che promuovono le manifestazioni sostengono che le risorse impiegate e investite nel Mondiale, potevano invece essere utilizzare per migliorare la sanità e l'istruzione pubblica.

Il 75,8% degli intervistati considera gli investimenti del Governo nel Mondiale non necessari, il 13,3% ha affermato che sono stati giusti, mentre un 7,3% rtiene addirittura che siano stati insufficienti. La maggiore polemica in questo senso è legata ai soldi spesi per costruire e ristrutturare gli stadi delle dodici città sedi del Mondiale.

Un 80,2% di intervistati sostiene che l'investimento fatto negli stadi sarebbe invece dovuto essere destinatoa d altri settori, mentre il 17,7% approva la spesa ritenendo che servirà, finiti i Mondiali, a sviluppare lo sport in Brasile. Per quanto riguarda le spese fatte sulle infrastrutture e sui servizi di trasporto, c'è un 66,6% di pessimisti che è convinto che le opere non saranno pronte per il Mondiale, mentre un 27,7% è sicuro che entro giugno tutto sarà finito.

Infine una domanda strettamente sportiva e forse anche scaramantica sul successo finale nel Mondiale. Il 56,2% è certo che il Brasile alzerà la sua sesta Coppa del Mondo, mentre il 34,6% non ha molta fiducia nella 'selecao' diretta da Felipe Scolari e non la vede vincente nella finale del 13 luglio al Maracanà.


fonte Efe

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