martedì 11 febbraio 2014

Aziende italiane e America Latina, opportunità di fare impresa

Favorire l’internazionalizzazione delle imprese italiane e promuovere la creazione di joint ventures nei Paesi in via di sviluppo, in particolare dell’America Latina, utilizzando lo strumento legislativo dell’articolo 7 della Legge 49/1987. Di questo si è discusso nel corso del convegno sulle opportunità d’impresa in America Latina, che si è tenuto presso la sede dell’Istituto Italo-Latino Americano di Roma (IILA).

Lo strumento legislativo che è stato riformato di recente, costituisce un’opportunità interessante per le imprese italiane in America Latina. Grazie a tale strumento – ha spiegato il Direttore Generale della Cooperazione italiana allo Sviluppo, Giampiero Cantini – la Cooperazione italiana ha finora erogato fondi per un valore complessivo di 93 milioni euro, finanziando in tutto 68 operazioni, pari a circa tre interventi l’anno per un valore annuale di 3,7 milioni di euro". 


Giampiero Cantini,
DG Cooperazione italiana
allo sviluppo
"Negli ultimi 10 anni – ha aggiunto Cantini – tale strumento è stato tuttavia poco utilizzato, per via della crescente concorrenza di altri strumenti, della discesa dei tassi di interesse, della delocalizzazione e della riduzione del numero di Paesi prioritari. Questa constatazione ci ha portato l’anno scorso a riflettere su modifiche regolamentari e legislative per favorire maggiori flussi di finanziamento e contemperare maggiormente lo strumento della cooperazione e l’internazionalizzazione delle imprese italiane". 

"Il 2 agosto 2013, sono state introdotte alcune modifiche, tra cui l’ampliamento dei settori di intervento eleggibili; l’aumentato da cinque a 10 milioni di euro dell’ammontare finanziabile per ciascuna iniziativa; l’introduzione degli apporti in natura; la possibilità di concedere anticipi prima che un’impresa italiana trasferisca il capitale all’estero”, ha sottolineato Cantini, aggiungendo che ”Queste iniziative sono le risposte importanti alle modifiche recenti e l’apporto dell’Iila è essenziale per portare a conoscenza il maggior numero possibile di imprenditori della possibilità di utilizzo di questo strumento”.

L’articolo 7 è uno strumento di credito agevolato per finanziare la quota capitale delle imprese italiane nella creazione di joint ventures nei Paesi in via di sviluppo. In America Latina è applicabile in Bolivia, Cuba, Ecuador, El Salvador, Guatemala, Haiti, Honduras, Nicaragua e Paraguay. Possono beneficiare dello strumento di credito le imprese italiane che intendono realizzare joint ventures con imprese dei Paesi eleggibili, che possono essere nuove joint ventures o imprese miste già esistenti. La partecipazione delle imprese locali non può essere inferiore al 25% del capitale e il credito può finanziare fino al 70% della contribuzione di capitale sottoscritto dall’impresa italiana nella joint ventures, fino ad un massimo di 10 milioni di euro.

Le condizioni di credito sono un tasso d’interesse corrispondente al 15% del tasso d’interesse commerciale e un periodo di restituzione di 10 anni, dei quali un massimo d 5 anni di periodo di grazia. I settori prioritari nei quali richiedere il credito sono: l’industria, agricoltura, allevamento, pesca e attività di trasformazione dei prodotti derivati; l’artigianato; i servizi locali di pubblico interesse nei settori energia, comunicazione, acqua, trasporti, rifiuti; la micro finanza, servizi per le microimprese, commercio locale, commercio equo-solidale, turismo sostenibile; e infine la tutela e valorizzazione dei beni culturali e ambientali.

All’incontro svoltosi nella sede dell'Istituto Italo Latino Americano, erano presenti i rappresentanti di imprese di diversi settori, in particolare manifatturiero e agro-alimentare, e prossimamente, come annunciato dal Segretario Generale dell’Iila, Giorgio Malfatti di Monte Tretto, sono previsti degli incontri con le Ambasciate per accompagnare la Dgcs ad ottenere risultati concreti, intensificando  la collaborazione tra Governo italiano e l’Iila.

fonte cooperazioneallosviluppo.esteri.it

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