giovedì 9 gennaio 2014

Un giovane paralitico darà il calcio d'inizio del Mondiale in Brasile

Un giovane adolescente, grazie all'aiuto di un esoscheletro, una sofisticata 'armatura' cibernetica, controllata dalla mente, sarà in grado, il 12 giugno a San Paolo, di dare il calcio d'inizio della prima partita del prossimo Mondiale di calcio in Brasile, quando la nazionale verdeoro affronterà la Croazia, dando il via alla kermesse che metterà il grande paese latinoamericano al centro dell'attenzione mondiale per un mese intero.

Il prescelto, il cui nome verrà comunicato una settimana prima dell'inizio del torneo, potrà realizzare questo emozionante atto di benvenuto al Mondiale brasiliano con l'aiuto di un apparecchio cibernetico in grado di monitorare l'attività cerebrale e trasformarla in movimenti meccanici e consentire al giovane paraplegico di camminare a centro campo e dare il primo tocco al pallone.

"Le vibrazioni del sistema permettono di replicare la sensazione di toccare il terreno e calciare la palla, ma la sfida, nel futuro, è quella di sviluppare un modo per riportare questi stimoli al cervello", ha spiegato Gordon Cheng, ingegnere robotico dell'Università di Monaco. 

L'iniziativa, che si chiama 'Walk Again', è un progetto che riunisce alcune università, prima fra tutte la Duke University della Carolina del Nord, centri di riabilitazione per superare le paralisi, oltre al laboratorio Nicolelis Lab, prestigioso centro dove nel 1990 è stato studiato e realizzato il primo braccio bionico e dove ora è stato disegnato l'esoscheletro che ha una serie di elettrodi che vengono inseriti nel cuoio capelluto per rilevare e monitorare l'attività celebrale e generare una serie di comandi che si traducono in movimento.

Questa tecnica cerca di rendere l'esperienza il più naturale possibile e l'apparato incorpora controlli sul tatto, la forza, la temperatura. In attesa di procedere all'utilizzo del meccanismo che sarà indossato sul campo, verranno effettuate delle prove nelle quali saranno usati degli esoscheletri virtuali.

fonte infobae.com

1 commento:

  1. è incredibile di come la tecnologia riesca a venire incontro a queste persone che purtroppo non possono piu' camminare e svolgere una attività normale. Almeno non si sentono emarginate.

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