giovedì 9 gennaio 2014

Il Cile chiude ufficialmente l'inchiesta sulla morte di Salvador Allende

Quando sono da poco trascorsi 40 anni dal golpe dell'11 settembre 1973, anno nel quale si insediò la dittatura militare in Cile e giorno che coincide con la morte di Salvador Allende, la Corte Suprema del paese latinoamericano ha chiuso ufficialmente l'inchiesta sulle cause della morte dell'allora presidente cileno.

Il tribunale ha confermato le investigazioni svolte sulla morte dell'ex presidente socialista, stabilendo che Allende, quella mattina del settembre 1973, si suicidò nel suo studio a La Moneda, quando le truppe golpiste entrarono nel palazzo presidenziale.

Una delle ultime foto che
ritraggono Allende ancora in vita
Un'inchiesta che negli ultimi due anni ha visto impegnata la magistratura cilena supportata da specialisti che hanno esaminato anche i resti di Allende, il cui corpo è stato riesumato per determinare la causa della sua morte. Causa che è stata ora ufficialmente definita come suicidio.

Una parola fine su una vicenda che ha aperto un lungo dibattito, nel quale sono ancora molti gli scettici, specialmente tra i simpatizzanti del partito di Allende e che continuano a sostenere che il presidente sia stato ucciso per mano dei militari cileni del generale Pinochet. 

Pablo Neruda
Un dubbio che rimane e che coinvolge anche la morte di un altro grande personaggio cileno, il poeta Pablo Neruda, anche lui scomparso in quegli anni, ufficialmente a causa di un tumore, anche se le dichiarazioni dell'autista del poeta hanno portato a pensare ad un avvelenamento da parte degli agenti del governo di Pinochet mentre era ricoverato in una clinica di Santiago del Cile.

La fine di Allende, come quella di Neruda e così tanti altri protagonisti della storia del XX secolo, rimangono storie avvolte nel mistero e che rimarranno tali, al di là delle verità ufficiali e scientifiche.

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