lunedì 13 gennaio 2014

A Roma sei film per raccontare l'Argentina

"CineArgentina" è una rassegna organizzata dalla biblioteca 'G.Marconi' a Roma e che prevede sei proiezioni per altrettante pellicole del cinema argentino. Prima di ogni film, un'introduzione dell'esperto di cinema  Vincenzo Valentino, che è anche il curatore di questa iniziativa.

Sei film per raccontare l’Argentina e immergersi nell’atmosfera e nella cultura di uno dei più importanti e vitali paesi del Sudamerica, una panoramica su un’importante cinematografia che sta vivendo una vivace stagione creativa.

Il primo appuntamento, oggi, 13 gennaio, ore 16.30, è con il film "Il figlio della sposa" (2001), diretto da Juan Jose' Campanella. Rafael Belvedere ha 42 anni, è proprietario di un ristorante, è divorziato, ha una bellissima fidanzata che lo ama sinceramente, una figlia incantevole, un amico sincero. e due genitori che tra mille acciacchi gli dimostrano tanto affetto: più o meno tutto quello che si potrebbe desiderare dalla vita. Invece Rafael è apatico, scontroso, passa le giornate a cambiare canale in tv tra una litigata e l’altra al telefono coi fornitori del suo ristorante. Ma quando un violento attacco di cuore lo porta a un soffio dalla morte, le cose cominciano a cambiare.

Lunedì 20 gennaio (ore 16,30) è in programma "Tutto il bene del mondo" (2004) di Alejandro Agresti. Isabel raggiunge con le due figlie, avute da due diversi compagni, un paesino di mare che d'inverno conta meno di 1000 anime. Ci sta andando perché ha saputo che Cholo, padre di Leticia e suo unico vero amore, è il fornaio del paese e non è morto come lei pensava durante l'oppressione del regime argentino. Tutto ciò che le due donne vogliono è poter essere una famiglia. Ma Cholo non riesce ad accettare che il passato riemerga ad affondare la parvenza di felicità che si è costruito.

Il terzo appuntamento, lunedì 27 gennaio, ore 16,30, è con "L'artista" (2008), regia di Mariano Cohn e Gaston Duprat. Jorge lavora come infermiere in un istituto geriatrico. La sua vita monotona prende una svolta improvvisa quando comincia ad occuparsi di un anziano paziente, autistico ma dotato di grande talento pittorico. Grazie a quest'incontro Jorge si avvicina al mondo dell'arte finendo per essere riconosciuto, in modo improvviso e inaspettato, come un artista di culto e introdotto nella scena artistica. Partecipa ad una serie di esposizioni, guadagna molti soldi, viene osannato dal mondo dell'arte. Ma, tanto evolve la sua carriera artistica quanto vengono alla luce i suoi problemi personali e le sue contraddizioni esistenziali.

Nel mese di febbraio, lunedì 10, viene proposto "L’ultimo cinema del mondo" (2007) di Alejandro Agresti. Nell'Argentina degli anni Settanta Soledad è una delle poche donne tassista a Buenos Aires. Stanca del lavoro decide di fuggire con il suo taxi e di girare senza meta nel sud del paese. In Patagonia Soledad si ferma in un villaggio. Nel paese non ci sono né radio né televisione. L'unica forma di contatto con il resto del mondo è un piccolo cinema ambulante che proietta film vecchi, che arrivano lì con rulli scambiati e scene invertite. L'usura provoca una narrazione caotica nelle storie che finisce per contagiare la mente degli abitanti che nella loro quotidianità assumono modi di dire e di fare disordinati come quelli dei film.

Il 17 febbraio, è il turno del pluripremiato "Cosa piove dal cielo" (2012) per la regia di Sebastián Borensztein. Roberto, introverso proprietario di una negozio di ferramenta, è un uomo profondamente segnato dall'esperienza come soldato nella guerra delle Falkland. Ha trascorso gli ultimi vent'anni della sua vita alienato dal mondo. L'unico interesse che ha è quello di collezionare ritagli di giornale che raccontino strane storie. Per uno scherzo del destino si ritrova coinvolto proprio in una di queste vicende quando accoglie in casa il cinese Jun, appena arrivato in Argentina senza conoscere una parola di spagnolo, in cerca dell'unico parente ancora vivo, uno zio. Incapace di abbandonarlo Roberto lo aiuta e, attraverso la loro singolare convivenza, l'esistenza di entrambi cambierà.

L'ultimo appuntamento è in programma lunedì 24 febbraio, sempre alle 16,30, ancora con un film di Juan José Campanella, "Il segreto dei suoi occhi" (2013). Per venticinque anni un caso di omicidio è rimasto impresso indelebilmente nella mente di Benjamin Esposito. Andato in pensione, decide di ripensare a quella storia per ripercorrere un passato pieno d'amore, di morte e d'amicizia. Ma quei ricordi, una volta liberati e scandagliati ossessivamente, cambieranno la sua visione del passato. E riscriveranno il suo futuro.



"CineArgentina"
rassegna a cura di Vincenzo Valentino
Biblioteca Guglielmo Marconi
via Gerolamo Cardano 135 - Roma

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