mercoledì 30 ottobre 2013

Restituite antichità rubate a Ecuador e Perù

L'Egitto, che è probabilmente il paese che in assoluto soffre della piaga del furto archeologico, questa volta si è reso protagonista di una restituzione di oggetti antichi ai legittimi proprietari: Ecuador e Perù. Le autorità egiziane infatti hanno recuperato una serie di effigi rubate nei due paesi latinoamericani e che erano arrivate in Egitto attraverso il contrabbando di oggetti d'arte.

Gli oggetti restituiti sono tre teste di terracotta della cultura Valdivia, una delle prime delle Americhe, appartenenti all'Ecuador e che sono stati intagliati tra il 2000 ed il 2500 a.C. La cultura Valdivia fiorì vicino a quella che oggi è la città ecuadoriana di Santa Helena.


Gli oggetti sono stati presi in consegna dall'ambasciatore ecuadoriano in Egitto, Edwin Johnson, dopo che erano state scoperte dalle autorità egiziane, in collaborazione con l'Unità per la lotta contro la tratta delle Antichità, che avevano seguito le tracce di un invio fatto da un trafficante di antiquariato negli Stati Uniti mesi fa.

Nella stessa giornata sono state affidate all'ambasciatore peruviano al Cairo,  Alberto Galvez, due figure Chancay Cuchimilco, una femminile e l’altra maschile, realizzate tra il 1000 ed il 1400 d.C., molto prima dell'arrivo degli europei sul continente latinoamericano.

La cerimonia è stata particolarmente significativa perché si è effettuata in una sala del famoso Museo de Il Cairo, in cui vi è una mostra temporanea di antichità rubate in saccheggi a fine gennaio del 2011, durante i disordini che hanno costretto l'ex presidente Hosni Mubarak a dimettersi.

Un gesto, questo, che conferma la volontà, a livello mondiale, di contrastare il più possibile il mercato nero delle antichità, che colpisce paesi dove spesso diventa difficile tutelare l'infinita ricchezza storica e archelogica presente sul loro territorio.

fonte Prensa Latina

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