venerdì 4 ottobre 2013

Ecuador, Correa: "Sfruttare i giacimenti nello Yasuní con il minimo impatto ambientale"

Il presidente dell'Ecuador, Rafael Correa, ha spiegato al proprio paese che, sebbene sia stata dolorosa la decisione di procedere allo sfruttamento dei giacimenti di petrolio all'interno del Parco dello Yasuni, zona tra le più ricche per biodiversità all'interno dell'Amazzonia, questo permetterà al paese di crescere dell'8% all'anno.

Una decisione, quella presa, che il presidente ecuadoriano ha spiegato essere importante per il il grande impatto sulla vita economica del paese, ma anche sociale. Il lavoro che ciò richiede permetterà di combattere la povertà, soprattutto quella estrema, che il presidente ha deciso di sradicare entro il 2017, termine del suo mandato. 


Rafael Correa,
presidente dell'Ecuador
Non possiamo essere così irresponsabili da lasciare più di 18 mila milioni di dollari sottoterra - ha detto Correa  nel corso di un'intervista televisiva -,in un paese che ha ancora un tasso del 24 per cento di denutrizione infantile e percentuali di povertà importanti”. 

Per motivare la decisione, il presidente ha detto che ci saranno benefici per tutto il paese. Gli enti locali, dai Comuni alle prefetture provinciali, riceveranno circa 1.500 milioni di dollari dai proventi ricavati nell’Itt. Inoltre, lo sfruttamento dei giacimenti sarà dato in esclusiva a Petroamazonas, l’azienda petrolifera statale ecuadoriana, che in passato ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali per la sua gestione ambientale e sociale delle risorse. 

Infine, ha tenuto a precisare Correa, l’estrazione di petrolio sarà regolata e gestita con la migliore tecnologia disponibile, per minimizzare l’impatto ambientale in una riserva tra quelle a più alte concentrazioni di biodiversità di tutto il mondo.

fonte ilvelino.it

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