Il gruppo telefonico italiano Telecom partecipa al programma, voluto dalla Presidente brasiliana Dilma Rousseff, che prevede l’erogazione di 75 mila borse di studio, cui se ne aggiungono 25 mila finanziate da aziende private.
Scienza senza Frontiere (Ciência sem Fronteiras): questo il nome di un progetto del Governo federale brasiliano che mira a elevare le competenze di studenti, ricercatori e specialisti d’impresa locali attraverso la concessione di borse di studio internazionali.
Il programma, voluto e sostenuto dalla Presidente Rousseff, prevede l’erogazione di 75 mila borse di studio, cui se ne aggiungono 25 mila finanziate da aziende private, per consentire ad altrettanti giovani di talento di trascorrere un periodo di studio o ricerca all’estero in ambiti legati all’innovazione e alla tecnologia.
Aderendo al programma, l’Italia ha previsto di accogliere 6 mila borsisti nell’arco di 4 anni. La rete italiana è composta da università di prestigio internazionale che, coordinate dall’Università di Bologna garantiscono a studenti e ricercatori di Ciencia sem Fronteiras la possibilità di seguire corsi accademici di livello elevato. Alla rete di università si affiancano partner italiani che consentono ai borsisti di svolgere esperienze di ricerca sul campo.
In particolare Telecom Italia presente in Brasile attraverso Tim Brasil (telefonia e ICT) ha messo a disposizione 400 stage semestrali (50 a semestre per 4 anni) presso i centri di ricerca di Venezia, Trento, Torino e Roma riservati prioritariamente a studenti di ingegneria delle telecomunicazioni, informatica ed elettronica.
I primi studenti Ciencia sem Fronteiras hanno iniziato i loro stage nel marzo 2013 e sono impegnati su progetti innovativi in ambiti quali e-health, tourism e domotica. È possibile reperire i dettagli sul programma sul sito www.cienciasemfronteiras.it/it.
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