lunedì 10 giugno 2013

Energia: Lima punta su rinnovabili e interconnessione della rete


Rinviati per il momento alcuni grandi progetti promossi dell’ex presidente Alan Garcia, per trasformare il Paese in un grande esportatore di energia (gas naturale, energia solare, energia idroelettrica) verso Cile e Brasile, la nuova amministrazione peruviana guidata dal presidente Ollanta Humala si sta concentrando ora sulla copertura del fabbisogno interno del Paese con obiettivi che riguardano soprattutto un maggiore utilizzo di energie rinnovabili, l’accelerazione dei programmi di elettrificazione delle aree rurali e dell’interconnessione tra le reti di trasporto elettrico del Paese. 

La domanda di energia è cresciuta negli ultimi cinque anni del 4% - 5% ma il Perù sta crescendo e nella prossima decade è atteso un ulteriore incremento del 7% - 10%. In cifre, sono almeno 250 megawatt aggiuntivi ogni anno. 




Le risorse non mancano, il Perù estrae ed esporta gas naturale e dispone di un potenziale idroelettrico rilevante, valutato attorno ai 60mila Megawatt, che però è localizzato soprattutto nella regione amazzonica lontano dai maggiori centri di consumo. Negli ultimi cinque anni il fabbisogno aggiuntivo è stato coperto soprattutto da centrali a gas naturale che richiedono minori investimenti, hanno tempi più rapidi di costruzione e che ormai coprono più di un terzo del fabbisogno del Paese. 

Contestualmente, la quota dell’energia idroelettrica è scesa dal 70% al 59%. Il resto sono centrali alimentate a carbone, carburante diesel, residui di distillazione del petrolio. Il Governo vorrebbe ora invertire questo trend coinvolgendo anche i privati nello sviluppo di energie rinnovabili. Attualmente, l’intervento più significativo è la costruzione di una centrale idroelettrica da 406 Megawatt a Chaglla, nella Regione Huanuco. È gestita dal Gruppo EGH, principale produttore idroelettrico del Paese. Costruttore è la brasiliana Oderbrecht. Sarà la più grande in Perù dopo quella di Mantaro (900 Megawatt) del gruppo statale Electroperu. 

All’inizio di quest’anno è stata completata la gara per la realizzazione della centrale idroelettrica di Molloco, vinta da un consorzio ispano-brasiliano (Corsan Corviam, Engevix, Enex). L’inizio dei lavori è previsto non prima del 2015. La centrale (300 Megawatt con un investimento previsto di oltre 700 milioni di dollari) raccoglierà le acque di due fiumi andini (Palque e Molloco).

Il Paese, per la sua configurazione geografica, manca ancora di una rete nazionale adeguatamente interconnessa. Esistono quindi diversi sistemi regionali di distribuzione, gestiti da privati. Alcuni con problemi di deficit energetico. Altri con surplus potenziali che però non possono essere conferiti al resto della rete per mancanza di sufficiente capacità di trasporto. Di qui diverse gare aperte a operatori privati, in regime PPP, per la progettazione, costruzione e gestione trentennale di nuove linee e relative sottostazioni. 

Per alcune il processo di aggiudicazione è ancora in corso. Per altre i licenziatari sono stati individuati e i lavori dovrebbero iniziare entro breve. Di seguito gli interventi più rilevanti.

Mantaro - Marcona - Socabaya – Montalvo (900 chilometri a 500KV) 
È un intervento strategico che dovrebbe consentire di alimentare il fabbisogno delle regioni meridionali del Perù. La versione definitiva del contratto di concessione dovrebbe essere pronta entro il primo semestre di quest’anno.

Cajamarca Norte – Caclic  – Moyobamba (400chilometri a 220 KV)
Consentirà di completare l’interconenssione  di tre regioni del Paese: Cajamarca, San Martín y Amazonas. L’investimento previsto è di 100 milioni di dollari. L’aggiudicazione è avvenuta in marzo. La società concessionaria (CCNCM S.A) dovrebbe iniziare la 
progettazione entro breve e avrà tempo tre anni per avviare e completare i lavori

Macchupicchu - Quencoro - Onocora - Tintaya (305 chilometri a 220 K) 
La gara è stata vinta dal gruppo Abengoa. La formalizzazione del contratto dovrebbe avvenire quest’anno nel mese di giugno. Dopodiché inizieranno i lavori. Il progetto prevede anche la riabilitazione di una centrale idrolettrica. La sua realizzazione consentirà un maggior conferimento in rete delle numerose centrali idroelettriche localizzate nella regione

Moyobamba - Iquitos (550 km a 220 KV) 
È un’opera particolarmente impegnativa per la configurazione del territorio che consentirà il collegamento dell’area di Iquitos con la rete nazionale. Contestualmente è prevista la costruzione a Iquitos di due nuove centrali di generazione termoelettriche localizzate a Pucallpa (35 e 40 MW) e altre due Puerto Maldonado (15 e18 MW) con l’obiettivo di sopperire inizialmente al deficit attuale e successivamente di fornire capacità di riserva al sistema elettrico locale gestito dall’Ente elettrico locale (Electro Oriente).

fonte infomercatiesteri.it

Nessun commento:

Posta un commento