lunedì 8 aprile 2013

Giornalisti Maori realizzano servizio sulla lotta dei Guarani

Una giornalista Maori

Un gruppo di giornalisti indigeni Maori ha viaggiato dalla Nuova Zelanda fino al Brasile per incontrare gli Indiani Guarani e indagare sulla loro situazione. Da questo incontro è nato un reportage, intitolato ‘Silent Genocide’, che è stato trasmesso dalla televisione maori. Un evento primo del suo genere.

I giornalisti hanno visitato diverse comunità guarani in lotta per la terra ancestrale. Presso la comunità di Pyelito Kuê, hanno testimoniato della situazione dei Guarani che vivono intrappolati tra un fiume e i terreni agricoli, soffrendo la fame e gli attacchi violenti di uomini armati al soldo dei latifondisti locali.



I Guarani muoiono di fame guardando le piantagioni degli imprenditori agricoli fiorire sotto i loro occhi” racconta la giornalista Renée Kahukura Iosefa. Recentemente, gli Indiani di Pyelito hanno festeggiato una vittoria territoriale ma richiedono al governo di agire velocemente per poter condurre una vita sicura.

Il reportage racconta anche la condizione disumana in cui versano i Guarani costretti ad abbandonare le loro terre per far posto a imprese agricole e piantagioni di soia e canna da zucchero destinati alla produzione di biocarburanti. Il gigante alimentare statunitense Bunge è solo una delle aziende che utilizza canna da zucchero coltivata nelle terre dei Guarani.

I Guarani e l'organizzazione umanitaria Survival sollecitano il governo brasiliano a restituire la terra agli Indiani, così come previsto dalla legge. In attesa di ricevere giustizia, i Guarani continuano a soffrire di malnutrizione, violenza e omicidi, e di uno dei tassi di suicidio più alti al mondo.

In attesa di vedere la sua terra demarcata, Damiana Cavanha che vive sul lato di una strada insieme agli altri membri della sua comunità, Apy Ka’y, ha visto tre dei suoi figli sono stati investiti e uccisi. Questa donna, intervistata dalla giornalista Maori, ha detto: “Questa terra non appartiene al latifondista. Questa è terra indigena guarani”.

I leader guarani che come Damiana lottano per riavere la terra ancestrale vengono spesso presi di mira dai sicari armati degli imprenditori agricoli. Tonico Benites è solo uno dei numerosi leader guarani che recentemente hanno subito minacce di morte. “Non smetterò!” ha dichiarato lui ai giornalisti. “Morirò combattendo.”

fonte survival.it

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