lunedì 22 aprile 2013

"35 morti", storia di un paese, storia di un popolo


"35 morti" è il titolo dell'ultima opera dello scrittore colombiano Sergio Álvarez. Un romanzo corale in cui riecheggiano la storia, la vita e le voci di un intero popolo. Trentacinque anni sempre in bilico tra speranze e cocenti delusioni, raccontati da un picaro moderno, che fa sempre quello che non dovrebbe e che si trova nel luogo sbagliato al momento sbagliato. 

Dalla nascita in Colombia fino alle ultime peripezie a Madrid, seguiamo con il fiato sospeso l'avventurosa vita del protagonista in un succedersi di situazioni raccontate con uno stile crudo e realista: "puttane rivoluzionarie" e rivoluzionari senza rivoluzione, mogli tradite e guerriglieri gelosi, teppisti da strada e giovani sognatori, desaparecidos e cantanti di vallenatos. 




Una scrittura impetuosa, quella di Alvarez, che si gonfia come un fiume in piena pagina dopo pagina, un miscuglio di voci che gridano la loro voglia di vivere in un Paese dove amore, sesso e morte si susseguono vorticosamente.

Sergio Alvarez
Sergio Álvarez, è nato nel 1965 a Bogotà. Figlio di un sognatore e di una maestra di scuola, ha sempre coniugato la passione per i libri con quella per l'avventura. Il suo primo romanzo "La Lectora" ha ottenuto il premio Silverio Cañada della Semana Negra di Gijón nel 2002. Sergio Álvarez ha dedicato dieci anni alla scrittura di 35 Morti, un romanzo che è frutto di approfondite ricerche sulla storia e sul mondo del narcotraffico in Colombia, nonché di numerosi viaggi in tutto il Paese.


"35 morti"
di Sergio Alvarez
traduzione dallo spagnolo di Elisa Tramontin 
Edizioni LaNuovafrontiera
Euro 20,00 

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