venerdì 22 marzo 2013

Panama, crescita record in America Latina


Panama sta accumulando record su record. Se ne è accorta anche Moody’s che alla fine del 2012 ha promosso il debito sovrano del Paese in categoria Baa2. Panama ha registrato un tasso di crescita pari al 10,7% nei primi nove mesi del 2012. 

Nella seconda metà dell’anno, infatti, c’è stata un’ulteriore accelerazione. Il dato conferma Panama come il Paese con il tasso di crescita più rapido del Continente americano. E non è soltanto un fatto recente: la media degli ultimi otto anni è stata dell’ 8,4%. 

Il Paese è relativamente piccolo con  una superficie pari a tre volte la Sicilia e poco più 3,4 milioni di abitanti. Ma in questi anni è riuscito a imprimere una svolta strategica a un’attività economica ben definita e cioè i servizi logistici a valore aggiunto, che sono la struttura portante dell’economia panamense affiancata da altri solidi “pilastri”: il turismo internazionale con attività annesse (in pieno boom), l’agricoltura (in parte da rilanciare) e l’offshore finanziario e commerciale.

Ma è soprattutto il primo aspetto che conta: l’apporto economico della logistica panamense va molto al di là degli introiti e dell’attività di transito del Canale. È fatto di movimentazione merci e di zone economiche speciali con fabbriche e magazzini. Dove prodotti materiali e componenti provenienti da tutto il mondo vengono sottoposti a lavorazioni, controlli, verifiche di qualità, manipolazioni diverse, prima di essere riesportati verso le destinazioni finali. Con direttrici che collegano Atlantico e Pacifico ma anche Nord e Sud America. 

Inoltre a Panama si costruisce. L’attività in questo settore ha registrato, nel 2012, un aumento del 31%. Procedono in parallelo il settore delle infrastrutture, con i lavori di raddoppio del Canale, la nuova linea metropolitana, la riabilitazione delle aree attorno all’aeroporto e l’edilizia civile, con alberghi e centri commerciali e residenziali. 

In forte ripresa anche l’industria mineraria (+ 32% su base annua) grazie soprattutto ad alcuni importanti progetti. Si tratta in primo luogo della miniera di rame (limitati quantitativi di oro, argento e molibdeno) del giacimento a cielo aperto di Cobre, che fa capo al gruppo canadese Inmet Mining e che a regime dovrebbe produrre 300mila tonnellate all’anno con la possibilità di arrivare a 500mila. L’avvio dell’estrazione è previsto per il 2016 ma l’investimento per attrezzare la miniera e costruire gli accessi è avviato. Le cifre riportate variano da 3 a 6 miliardi di dollari. Si aggiunge il potenziamento dell’attività estrattiva in alcuni giacimenti del gruppo minerario Petaquilla Minerals (oro) quotato 
sul listino di Toronto.

Nel comparto servizi crescono attività alberghiere e di ristorazione (+11%), trasporti e comunicazioni (+10,5%) e intermediazione finanziaria (+ 9%). Positive anche le perfomance in termini di riduzione della disoccupazione che in tre anni è scesa dal 6,5% al 4%, con la creazione di 180mila nuovi posti di lavoro. Panama è diventata anche il secondo Paese più competitivo a livello latino americano e il 40 esimo su 144 Paesi secondo l’indice del World Economic Forum.

fonte esteri.it

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