E' stato presentato a Roma il progetto fotografico dal titolo 'Genesis', opera di uno dei più grandi fotografi conremporanei, il brasiliano Sebastiao Salgado, che ha iniziato nel 2003 questo percorso per immagini "per mostrare come era il mondo prima che l'uomo lo modificasse quasi da trasfigurarlo".
La mostra sarà visitabile quasi contemporaneamente in diversi musei di tutto il mondo: a Londra a partire dal 9 aprile, a Toronto dal 2 maggio, a l'Ara Pacis di Roma il 15 maggio e a Rio de janeiro il 24 maggio. Si tratta di più di 200 foto scelte dagli oltre 10.000 scatti effettuati da Salgado e che offrono uno sguardo appassionato che sottolinea la necessità di salvaguardare il nostro pianeta, così come di avere un comportamento rispettoso nei riguardi della natura.
"C'è voluto molto tempo per decidere e scegliere le immagini giuste. Il nostro pianeta è così ricco e pieno di ogni cosa", ha detto Lelia Wanick Salgado, moglie del fotografo, che ha curato la realizzazione della mostra. Le immagini spaziano dalla foresta amazzonica al Congo, dai ghiacciai dell'Antartide e dell'Alaska ai deserti dell'America e dell'Africa, dalle montagne del Cile alla Siberia. Un viaggio fotografico attraverso i cinque continenti e con immagini rigorosamente in bianco e nero nel puro stile di Salgado.
Per la prima volta nella sua vita professionale, il fotografo brasiliano non ha posto al centro della sua attenzione l'uomo. Non fa nessuna denuncia, si limita a rivelare le meraviglie del mondo animale e vegetale. "Non è stato un approccio antropologico. - ha spiegato Salgado - Sono andato a fotografare come curioso. Questo progetto è un potenziale percorso alla riscoperta dell'uomo all'interno della natura. L'ho chiamato 'Genesis' perchè desidero tornare alle origini del pianeta: all'aria, all'acqua e al fuoco, elementi dai quali è nata la vita".
"In certe parti del mondo è possibile ancora trovare una natura incontaminata, quasi innocente. Una natura che in parte abbiamo distrutto. Ora è il momento di ricominciare, di proteggere ciò che ancora c'è. Solo così l'uomo potrà sopravvivere", ha aggiunto il fotografo di Aimores.
La mostra si può suddividere in cinque sezioni: il Pianeta Sud con Argentina e Antartide; i santuari della natura rappresentati dalla ricchezza delle isole; l'Africa, il grande Nord delle regioni fredde; l'Amazzonia e il Pantanal. Intorno a questo progetto è previsto che venga girato anche un docufilm da Giuliano Salgado, figlio della coppia brasiliana, insieme a Wim Wenders, mentre è già disponibile un libro, naturalmente intitolato "Génesis".
fonte Ansa
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