martedì 19 marzo 2013

"El Atlas del imperio", l'IILA alla Biennale di Venezia


L'IILA, Istituto Italo Latino Americano, sarà presente alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte - la Biennale di Venezia con un padiglione dedicato alle interrelazioni tra Europa e America Latina ed alla dinamica dei legami di interscambio culturale tra gli artisti dei due Continenti. 

Quello che l’IILA, con il partner istituzionale Goethe-Institut, propone quest’anno a Venezia, dal 1 giugno al 24 novembre, è un’esposizione nel grande spazio dell’Isolotto dell’Arsenale, che si trasforma in un Atlante in cui l’arte latinoamericana ed europea dialogano e si confrontano, con un impatto di crescente arricchimento reciproco delle proprie identità culturali. 



Il padiglione dell'IILA, che ha un Curatore d’eccezione in Alfons Hug, una co-curatrice , Paz Guevara, e come Commissaria Sylvia Irrazábal, Segretario Culturale dell’IILA, pone come tema centrale “El Atlas del Imperio” e si lancia nell’esplorazione dei nuovi aspetti geopolitici dell’arte contemporanea, nelle esperienze di fertilizzazione reciproca tra artisti latinoamericani ed europei. 

L’idea si ispira all’allegoria letteraria del grande scrittore argentino Jorge Luis Borges che descrive, nel suo libro "Del rigore della scienza", il tentativo dei Cartografi di fare «una Mappa dell’Impero che aveva l’Immensità dell’Impero e coincideva perfettamente con esso», agli scritti e al pensiero del grande Carlos Fuentes e a Le Città Invisibili di Italo Calvino.

L’Esposizione “El Atlas del Imperio” alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte - la Biennale di Venezia vuole essere per gli artisti un’occasione per ridisegnare una loro cartografia simbolica, in cui non è tanto importante la precisione topografica, quanto l’osservazione puntuale di dettagli, di relazioni interpersonali o di situazioni precarie del presente. 

Nell’arte contemporanea si intensifica il secolare scambio culturale tra Europa e America Latina. Oggi alcuni dei migliori artisti latinoamericani vivono in Europa, dove vengono considerati rappresentativi della nuova patria. Allo stesso modo, molti rinomati artisti europei hanno scelto come terra di elezione e di lavoro l’America Latina. 

Opera di Marcos Agudelo
(Nicaragua)
Nel Padiglione America Latina-IILA rifletteranno su questo nuovo aspetto geopolitico gli artisti latinoamericani: Guillermo Srodek-Hart (Argentina), Sonia Falcone (Bolivia), Juliana Stein (Brasile), León & Cociña (Cile), François Bucher (Colombia), Lucía Madriz (Costa Rica), Humberto Díaz (Cuba), Miguel Alvear e Patricio Andrade (Ecuador), Simón Vega (El Salvador), Marcos Agudelo (Nicaragua), Jhafis Quintero (Panama), Fredi Casco (Paraguay), David Zink Yi (Perù), Collettivo Quintapata (Repubblica Dominicana), Martín Sastre (Uruguay), Susana Arwas (Repubblica Bolivariana del Venezuela).

Inoltre, poiché l’IILA tra i suoi fini istituzionali contempla la promozione delle relazioni in ambito culturale fra l’America Latina, l’Italia e l’Europa, sono stati inclusi nel progetto espositivo: Luca Vitone (Italia), Harun Farocki e Antje Ehmann (Germania/Brasile), Christian Jankowsky, artista tedesco legato al Messico.

fonte iila.org

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