martedì 23 ottobre 2012

Brasile: il Volkswagen Bulli va definitivamente in pensione


Il Volkswagen Bulli, mitico pulmino della casa automobilistica tedesca, dopo 63 anni di produzione ininterrotta andrà definitivamente in pensione. In Europa la sua produzione era già cessata da molti anni (1979), ma in Brasile continuava ad essere prodotto e venduto. Lo stabilimento brasiliano di San Bernardo del Campo cesserà di sfornare il famoso Bulli alla fine del 2013.

Il Bulli o Kombi Volkswagen nacque come veicolo da lavoro e fu fondamentale il suo utilizzo nella Germania della ricostruzione post bellica, ma il suo ricordo e la sua immagine si lega indubbiamente al fenomeno degli hippies, dei viaggiatori indefessi sulle strade americane o nell'oriente più mistico. Solo recentemente, è stato protagonista di uno spot legato ad un famoso marchio di biscotti e con protagonista un calciatore brasiliano, ex Milan e ora al Real Madrid.



I figli dei fiori sono però stati negli anni del 'beat' e della contestazione i fruitori più appassionati di questo furgone multi uso, che ancora oggi, in certe località dell'India o della Thailandia, è ancora possibile incrociare con le carrozzerie multicolori, ma usati ora non per il viaggio, ma magari come location per bar e fast-food.

Tantissime sono state le versioni di questo mezzo, che la casa madre di Wolfsburg ha anche pensato di riproporre in una versione moderna e più attuale, presentandone un prototipo all'ultimo salone di Ginevra. Il progetto però si è fermato perchè pare che i vertici della azienda tedesca abbiano verificato che questa operazione nostalgia non avrebbe un ritorno economico sufficiente a coprire l'investimento.

Il giorno del 2013 che sancirà la fine della produzione del Bulli sarà sicuramente un giorno triste per tutti coloro che hanno legato i momenti della loro vita a questo mezzo, ai viaggi fatti, agli amori incontrati e alle strade percorse.  Nato come un mezzo a basso costo per tutta la famiglia, è divenuto in fretta sinonimo di libertà e di mobilità come poche altre vetture prima di lui.

fonte corriere.it

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