lunedì 25 giugno 2012

Galapagos: il 'solitario George' è morto a 100 anni


Un velo di tristezza è sceso sulle Galapagos, isole al largo della costa dell'Ecuador, dove a 100 anni (o giù di lì..) è morto l'ultimo esemplare maschio della specie delle tartarughe giganti, "George il solitario" (Lonesome George), che dal momento del suo ritrovamento, nel 1972, era diventato vero simbolo di questo paradiso del continente latinoamericano.


Essendo l'unico esemplare maschio, fin dalla sua scoperta, scienziati e ambientalisti lo hanno adottato e hanno tentato di tutto per evitare l'estinzione di questa specie, la «Geochelone abingdoni», tipica dell'isola di La Pinta. Il gigantesco George però non è stato in grado, pur con l'aiuto della scienza e di una serie di compagne presentategli per un preciso scopo, a procreare tartarughini che potessero evitare la scomparsa in natura di questo tipo di animale.



Lonesome George era diventato, oltre al simbolo della lotta alla salvaguardia della biodiversità delle Galapagos, anche la principale attrattiva per le migliaia di turisti che ogni anno visitano questo gioiello della natura e dell'Ecuador. Nel 2011 'George ha sorriso' nelle foto di oltre 180 mila turisti, anche se a 100 anni, scapolo, senza compagna e con il peso di essere l'ultimo della sua specie, forse George non aveva molta voglia di ridere.


Solitario e silenzioso è scomparso una giornata di giugno ed ora il Parco Nazionale delle Galapagos pensa di imbalsamare il povero George in modo che le persone possano ancora vedere questa rarità. Una rarità, quella delle tartarughe giganti, che nel XIX secolo ispirarono Charles Darwin nell'elaborazione della sua teoria sull'evoluzione della specie.


fonte corriere.it

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