venerdì 29 giugno 2012

Cile: fermato il mega-progetto minerario di El Morro


Un successo quello ottenuto dai contadini indigeni di Diaguita Los Huascoaltinos che sono riusciti a impedire la contaminazione di suoli e le loro acque da parte di società mineraria Goldcorp. 


Rainforest Rescue ha fatto saere che la Corte Suprema del Cile ha confermato il verdetto contro gli operatori del mega-progetto minerario di El Morro. Già in febbraio, il tribunale regionale della città cilena di Antofagasta della città cilena aveva respinto i piani della società canadese.



Il progetto della canadese Goldcorp prevedeva l'estrazione di oro e di rame da una miniera gigantesca ai margini del deserto di Atacama. El Morro sarebbe stato uno dei più grandi progetti minerari in tutto il paese. Il tribunale si opposto alla valutazione di impatto ambientale  del progetto, carente sia sull'aspetto ambientale che per quanto riguarda il rispetto dei diritti delle minoranze indigene. 


La zona in cui Goldcorp intende estrarre materie prime su grande scala è la patria dei contadini della comunità indigena Diaguita Los Huascoaltinos. Per secoli oltre 250 locali hanno coltivato con successo il terreno a fianco del deserto di Atacama, ma dipendono disperatamente dipendente dalle poche fonti d'acqua, e per questo hanno denunciato il progetto di El Morro.


Il Cile ha ratificato la Convenzione internazionale ILO 169 sui diritti degli indigeni, e quindi le aziende devono consultare prima le comunità impattate per i progetti che interessano il loro territorio. La Corte Suprema ha sentenziato che non solo gli standard ambientali nazionali sono stati violati dall'impresa canadese, ma anche i diritti indigeni ad essere preventivamente consultati. 


La cooperativa Diaguita Los Huascoaltinos detiene ufficialmente i titoli di proprietà della terra e questa decisione della Corte Suprema rafforza ulteriormente i diritti delle minoranze indigene e dei diritti ambientali in Cile.


fonte salvaleforeste.it

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