giovedì 12 aprile 2012

Cinema italiano in Patagonia

Si è concluso a San Carlos de Bariloche, nella Patagonia argentina, il IX Ciclo di Cinema Italiano Contemporaneo, appuntamento che raccoglie l'interesse di molte persone che seguono le proiezioni proposte nel Salone dell’Università Fasta. 

Gli appuntamenti con il cinema italiano sono stati quattro e prima di ogni proiezione sono stati proposti documentari sulle regioni italiane, grazie al materiale fornito dall'Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires. Il primo film trasmesso è stato "Giorni e nuvole", pellicola girata nel 2007 e diretta da Silvio Soldini, già regista di 'Pani e Tulipani', che in questo caso 'medita' sull'incertezza del lavoro e della stabilità familiare. Interpreti: Margherita Buy, Antonio Albanese e Giuseppe Battiston.

Secondo film, "La prima cosa bella" di Paolo Virzi, opera che ha vinto tre premi al David di Donatello 2010 (sceneggiatura, attrice protagonista, attore protagonista). Tra gli interpreti Micaela Ramazzotti, Stefania Sandrelli, Valerio Mastrandrea. La terza proiezione in programma è stata "Saturno contro" di Ferzan Ospetek. Tema del film è la separazione, sia nell'amicizia che nell'amore, e la difficoltà ad accettarla. Un cast composto da Pierfrancesco Favino, Stefano Accorsi, Margherita Buy, Ennio Fantastichini e Serra Yilmaz.

Ultimo appuntamento, l'11 aprile con "Una sconfinata giovinezza", pellicola del 2010 di Pupi Avati. Lino, un esperto giornalista sportivo, è sposato da molti anni con Francesca, un'insegnante universitaria. Il loro è un rapporto consolidato che ha superato non poche difficoltà tra le quali il sofferto mancato arrivo di un figlio. Proprio quando sembrano aver trovato un loro equilibrio di coppia, Lino inizia ad accusare gli effetti debilitanti e degenerativi del morbo di Alzheimer. La malattia scombussola molto la relazione tra i due con Francesca che, mossa da amorevoli sentimenti, si ritrova tra mille dubbi ed angosce a dover trattare come un figlio piccolo il proprio marito pur di stargli vicino ed evitargli la sofferenza del ricovero. Lino è interpretato da Fabrizio Bentivoglio, Francesca da Francesca Neri.

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